Nella giornata di lunedì inizierà una seconda nuova fase per il reddito di cittadinanza. Come ricorda Primo Canale, organe di informazione della Liguria, per lunedì prossimo, 2 settembre, i cittadini che hanno fino ad ora beneficiato del famoso sussidio fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, saranno chiamati pressi i Centri per l’Impiego, i CpI, per siglare il cosiddetto “patto per il lavoro”. Nella sola Liguria saranno 8.074 (una media di 122 per ogni navigator), ma lo stesso accadrà in ogni regione italiana. Questa seconda fase consisterà nel cercare di ricollocare nel mondo del lavoro quelle persone che lo avevano perso per qualsiasi motivo, o che erano disoccupate. Una volta convocato, il beneficiario dovrà presentarsi presso il centro in questione, compilando una sorta di curriculum in cui verranno elencate le proprie competenze. Dopo di che, quando si riceverà l’offerta di lavoro bisognerà accettare una delle prime tre, rispettando appunto il patto siglato in precedenza.
REDDITO DI CITTADINANZA, LUNEDÌ LA FASE 2
I Centri per l’Impiego hanno tempo fino al 2 ottobre del 2019 per convocare tutti i soggetti interessati, e la convocazione potrà avvenire in diverse modalità, come ad esempio una chiamata telefonica, un sms via smartphone, o un’email, visto che la piattaforma web sta avendo un po’ di problemi. E con l’avvento del nuovo governo giallo-rosso, in molti si domandano se il Reddito di cittadinanza resisterà sotto i colpi del Partito Democratico o meno. I Dem sembrerebbe intenzionati a rivedere la misura ma per il M5s il RdC non si tocca, e i pentastellati sarebbero già pronti a fare le barricate pur di lasciarlo allo stato attuale, o al massimo modificarlo in favore dei cittadini. Fra le proposte sul tavolo, maggiori sanzioni a chi non si presenterà alla prima chiamata per il nuovo impiego, ma anche la possibilità di far rientrare nei beneficiari anche gli stranieri residenti da 5 anni in Italia, e non da 10 come prevede l’attuale misura.