Fatto uscire dalla porta, il reddito di cittadinanza rientra dalla finestra? Questa è la speranza del Movimento 5 Stelle, che ha depositato una proposta di legge regionale per introdurre il sussidio di cittadinanza in Campania. L’ex premier Giuseppe Conte ha rilanciato il cavallo di battaglia dopo la vittoria della grillina Alessandra Todde in Sardegna. L’idea è quella di introdurre la misura nelle regioni dove governa la sinistra, nonostante l’abolizione decisa dal governo Meloni, che lo ha sostituito con due strumenti, l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro).
La deputata e coordinatrice napoletana M5s, Gilda Sportiello, ha attaccato il governo che «volta le spalle a chi è più in difficoltà» e annunciato la proposta di «una misura di welfare regionale che mira a colmare gli enormi disagi provocati dall’abolizione del reddito di cittadinanza, da noi istituito, senza aver fatto nulla in termini di reinserimento sociale e lavorativo per chi è in difficoltà economica ed occupazionale». La proposta di legge regionale M5s vuole istituire il Reddito di cittadinanza in Campania per proseguire «la battaglia di civiltà a sostegno delle fasce più fragili».
TORNA IL REDDITO DI CITTADINANZA IN CAMPANIA? DE LUCA FRENA
L’iniziativa del Movimento 5 Stelle di provare a reintrodurre il Reddito di cittadinanza in Campania è stata accolta in modo freddo a sinistra. A sorpresa la prima reazione politica non è arrivata dal centrodestra, ma dallo stesso governatore Vincenzo De Luca. «C’è un tema su cui dobbiamo riflettere ed è il tema della povertà. Dobbiamo affrontarlo e confrontarci con tutti, ma sapendo che si fanno i conti con i bilanci. Quindi cose propagandistiche non se ne possono fare», il commento del presidente campano, come riportato da Libero. Inoltre, ha sottolineato che «probabilmente conviene riprendere una vecchia linea, che era quella del governo Gentiloni, che teneva in piedi il reddito di inclusione», ed evidenziato la necessità di apportare «le correzioni necessarie per evitare elementi degenerativi».
Per De Luca il discorso va affrontato in modo “laico” e responsabile, ma a due condizioni: «Nessuna demagogia e fare i conti con i soldi. Sapendo ovviamente che il tema della povertà è un tema nazionale». Del resto, è difficile riuscire a racimolare risorse nei bilanci regionali per attuare l’idea di Giuseppe Conte, soprattutto al Sud. Come evidenziato da Libero, la reintroduzione del Reddito di cittadinanza in Campania avrebbe un costo di circa 50 milioni di euro al mese, 600 milioni in un anno, quanto basta per spingere De Luca a ribadire che «le cose propagandistiche non si possono fare».