Al via oggi i pagamenti di luglio del reddito di cittadinanza. Salvo variazioni temporanee, anche questo mese i beneficiari del Rdc ricevono la ricarica dall’Inps sulla propria Postepay il giorno 27. A differenza di quello degli altri mesi, quello accreditato oggi dovrà essere speso per intero: se ad agosto sulla carta ci sarà del credito residuo, allora il sussidio verrà tagliato del 20 per cento. Lo prevede il decreto attuativo pubblicato lo scorso 30 giugno in Gazzetta Ufficiale. La nuova norma stabilisce che ciò che avanza del reddito di cittadinanza e non viene speso o prelevato da chi ne beneficia, viene tagliato fino ad un massimo del 20 per cento nel mese successivo. Ma il taglio ha cadenza semestrale per la parte che eccede l’importo mensile del reddito di cittadinanza. Il taglio mensile viene calcolato sottraendo dal saldo dell’ultimo giorno del mese il valore del beneficio mensile. Un esempio pratico? Se il 31 luglio il beneficiario avrà sulla carta 700 euro ma il valore del sussidio è di 500, allora l’importo sottratto è di 500 euro.
REDDITO DI CITTADINANZA, TAGLI E NUOVI BENEFICIARI
Visto che il valore massimo del taglio non può superare il 20 per cento del beneficio, il taglio previsto del reddito di cittadinanza sarà di 80 euro a partire dal mese di agosto. Invece per il taglio semestrale del reddito di cittadinanza si confronta il saldo dell’ultimo giorno di ogni semestre con il valore del beneficio mensile che compete nel semestre di pertinenza. Va precisato però che chi ha inviato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza a luglio riceverà il primo pagamento entro la prima metà di agosto. Intanto in Piemonte si fanno i conti e quello del reddito di cittadinanza è salato. In un anno in questa Regione è cresciuto di molto il numero delle famiglie che ne beneficiano e sono cresciuti pure gli importi medi. Si è passati, come riportato da La Stampa, dai 26,6 milioni di euro di spesa al mese nel 2019 a oltre 33,3 milioni di euro quest’anno. I dati emergono dall’ultimo rapporto sulla situazione post Covid stilato dall’Ires, Istituto regionale di ricerche economico sociali.