Il reddito di cittadinanza sta per subire una radicale trasformazione a causa della normativa che verrà resa attuativa attraverso alcuni decreti e inserita anche all’interno dei primi provvedimenti assunti dal governo Meloni che si è sempre dichiarato contrario al reddito di cittadinanza così come formulato e ha deciso dunque di stringerlo e marcare stretto soltanto coloro che non possono lavorare e che quindi percepiranno un reddito di sussistenza.



Reddito di cittadinanza: quando si può rifiutare un lavoro?

Il reddito di cittadinanza così come lo abbiamo conosciuto è stato radicalmente cancellato poiché non risulta essere più un patto per il lavoro. Coloro che infatti potranno lavorare dovranno necessariamente farlo, tutti i nuclei familiari che invece possono dimostrare di avere una situazione socialmente svantaggiata poiché hanno all’interno del nucleo familiare un disabile che necessita di assistenza, questi possono richiedere il reddito di cittadinanza direttamente al proprio comune.



Ma vediamo insieme quali sono le occupazioni che possono essere rifiutate senza che per questo si incorra nel rischio di vedersi definitivamente cancellare il contributo. Fin quando infatti il reddito di cittadinanza continuerà ad essere come lo abbiamo conosciuto, questo sarà indubbiamente legato ad alcune offerte di lavoro che percettori riceveranno dai centri per l’impiego, verso cui i precedenti governi hanno anche operato numerose manovre di rinnovamento, anche attraverso delle assunzioni triennali.

Reddito di cittadinanza: le sanzioni per il rifiuto di una offerta congrua

Anzitutto il lavoro congruo deve necessariamente essere accettato dai percettori di reddito di cittadinanza, ma non si definisce tale se questo non rispetta i tre principi indicati dalla norma cioè la coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze le competenze maturate, la distanza del luogo di lavoro dal domicilio nonché ai tempi di trasferimento mediante mezzi pubblici o di trasporto. La durata dello stato di disoccupazione. Vale a dire se ad esempio un lavoro viene offerto, ma questo concerne delle competenze che lavoratore non ha, il lavoratore può sentirsi anche non all’altezza e quindi rinunciare al lavoro. Se la distanza dal luogo di lavoro è eccessiva e occorre più di un’ora e mezza con i mezzi pubblici per raggiungere la sede di lavoro, il lavoratore può rinunciarvi. Inoltre se la durata dello stato di disoccupazione non permette al lavoratore di accettare il nuovo lavoro, questi qua può rinunciarvi.



Se si rifiuta un’offerta congrua le sanzioni previste prevedono una riduzione di 5 euro al giorno fino al raggiungimento di 300 euro sotto questa soglia infatti non è possibile scendere. Se invece il reddito di cittadinanza viene definitivamente cancellato a quel punto sarà impossibile effettuare una nuova richiesta per altre 18 mesi che diventeranno 6 nel caso dei nuclei familiari con componenti minorenni o disabili. Quindi coloro che avranno un componente del nucleo familiare che presenta questo tipo di disagio, come ad esempio un’invalidità civile certificata oppure la presenza di minorenni, in questo caso il nucleo familiare potrà fare richiesta di soli altri sei mesi.