La sfida del governo è contrastare la denatalità attraverso misure di welfare che funzionino come un reale sostegno alle famiglie: in quest’ottica si collocano l’assegno unico universale e moltissimi altri strumenti a sostegno del pagamento delle bollette, come il bonus bollette e il bonus libri. Ma una recente proposta del governo mira a dare un aiuto aggiuntivo a tutte quelle coppie che vogliano costruire una famiglia attraverso un contributo di 400 euro al mese.



Reddito per l’infanzia: in cosa consiste

Il reddito per l’infanzia consiste nell’erogazione di un contributo di 400 euro al mese che potrebbe avere come beneficiari le famiglie con bambini fino a 6 anni di età.
La misura viene intesa come aggiuntiva all’assegno unico universale, ma al momento non è stata ancora normata.
Questo genere di misure a contrasto della denatalità, vanno nell’ottica di un contrasto a ciò che avverrà nel futuro: nel 2035 infatti il numero dei pensionati supererà quello dei lavoratori e il sistema previdenziale potrebbe entrare in sofferenza con un progressivo peso della spesa pubblica sulle casse dell’Inps in rapporto al Pil. Attualmente l’indice massimo di questa sofferenza viene fatto collocare nel 2050, ma altri fattori potrebbero intervenire e velocizzare il processo.



Questi interventi mirano a incentivare le famiglie ad avere più figli, in risposta a un allarmante rapporto dell’ISTAT che rivela un tasso di natalità in picchiata, con meno di 400.000 nascite all’anno.

L’Italia è attualmente il paese più anziano d’Europa e il secondo al mondo, con una popolazione stagnante e un tasso di fecondità in calo dal 2008.

Reddito per l’infanzia: l’obiettivo del governo

Di conseguenza, uno degli obiettivi principali della prossima Legge di Bilancio è rovesciare questa tendenza negativa in termini di natalità. Oltre al Reddito di Infanzia, il Governo sta lavorando su altre iniziative volte ad erogare contributi anche alle famiglie che hanno più di un figlio.



Il Reddito di Infanzia proposto rappresenta un importante aiuto finanziario di 400 euro al mese, coprendo i primi 6 anni di vita di ciascun figlio minore a carico.

Questo beneficio è destinato alle coppie il cui reddito annuale non supera i 90.000 euro e può essere accumulato con l’assegno unico universale, che viene erogato dai sette mesi di gravidanza fino ai 21 anni di età dei figli. Inoltre, l’importo può essere aumentato per le famiglie con figli disabili o con un solo genitore.