Si è già concluso – dopo poco più di 24 ore – lo scontro che si era aperto nella maggioranza di governo per il cosiddetto redditometro, inserito in un decreto attuativo del Superebonus lo scorso 7 maggio dal vice all’Economia e alla finanza Maurizio Leo ed aspramente criticato da tutte le forze di centrodestra, nel silenzio della sinistra. Già in mattinata la Lega era intervenuta politicamente sullo scontro, proponendo un Odg (ovvero un ordine del giorno) alla Camera per chiarire “la portata del decreto ministeriale” del 7 ottobre e chiedendo la conferma al “superamento del redditometro“: votato oggi in Aula è stato approvato dal governo, escludendo la parte in cui i leghisti avevano espresso preoccupazioni per la “risonanza mediatica intorno a una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria basata su accertamenti presunti ed elementi indiziari a prescindere da dati certi”.
Insomma, del redditometro non si farà nulla di concreto e grazie all’Odg della Lega si procederà anche al superamento (ovvero allo stralcio definitivo) del criticato strumento con il quale il ministro Leo contava di scovare i furbetti che si dichiarano nullatenenti e posseggono auto di lusso, case al mare e beni di ogni tipo. Della stessa lunghezza d’onda della Lega anche Forza Italia, con il segretario – e titolare del dicastero degli Esteri – Antonio Tajani che nel pomeriggio aveva criticato il redditometro come “strumento obsoleto e superato“, sottolineando la sua intenzione a battersi “perché venga abolito”.
Giorgia Meloni: “Questo governo non approverà mai strumenti invasivi come il redditometro”
A calmare gli animi bellicosi della maggioranza ci ha pensato – in serata – la premier Giorgia Meloni intervenuta sul redditometro con alcuni post condivisi sui suoi profili social nei quali chiaramente spiega che “nessun Grande Fratello fiscale sarà mai introdotto da Fratelli d’Italia, dal centrodestra e da questo Governo”. La premier, infatti, nel pomeriggio ha incontrato Maurizio Leo con il quale – spiega ai suoi follower ed elettori – “ci siamo confrontati sui contenuti del decreto ministeriale e siamo giunti alla conclusione che sia meglio [sospendere il redditometro] in attesa di ulteriori approfondimenti“.
“Il nostro obiettivo”, continua la pemier, “è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni” e gli “onesti cittadini”, sottolineando ancora una volta che “noi siamo sempre stati contrari a meccanismi invasivi come il redditometro”. Esulta, nel frattempo, Forza Italia con Tajani che in un messaggio diffuso si dice “molto soddisfatto per la decisione di Giorgia Meloni di aver accolto la nostra proposta”.