Seggi aperti dalle 8 di questa mattina per più di 47 milioni di elettori in 61.601 sezioni. Secondo i dati pervenuti sul sito del Ministero dell’interno, dopo lo scrutinio di tutti gli 8.092 Comuni, è stata registrata una affluenza dell’11,63% per quanto riguarda i temi del nucleare e del legittimo impedimento, mentre è stata dell’11,64% sui quesiti riguardante l’acqua e i servizi pubblici locali e ora ci si chiede se il quorum sia raggiungibile. In passato, per quanto riguarda i referendum che poi hanno superato il quorum, la soglia minima era del 6,7%, quindi sembra che la possibilità di superare di un voto il 50% si faccia sempre più concreta. Secondo i sondaggisti, questa sarebbe addirittura la terza affluenza più alta di sempre, dopo il referendum del 1978 riguardante il finanziamento pubblico, che aveva raggiunto il 12,6% e quello sul divorzio del 1974, in cui si era arrivati al 17,9%. In Italia, escludendo questo ora in corso, ci sono stati in totale 62 referendum abrogativi e il quorum è stato raggiunto 35 volte. Ricordiamo che oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15, gli italiani sono chiamati a votare sui quattro quesiti che riguardano l’abrogazione di norme relative alla privatizzazione dei servizi idrici, all’energia nucleare e al legittimo impedimento. Ponendo una croce all’interno della casella contenente il “Sì” si abroga la legge o la parte di legge indicata dal quesito.
Ponendo, invece, la croce sul “No”, si esprime la volontà di mantenere inalterata la normativa vigente. E’ possibile ritirare anche solo una o alcune schede e votare solo uno o alcuni dei quesiti. Perché il voto sia valido è necessario che si rechi alle urne il 50 per cento + 1 degli elettori aventi diritto (pari a 25 milioni 209.346).