Oggi è il giorno della verità su quorum e vincitori dei referendum 2011. Dopo la chiusura dei seggi alle 22 di ieri è stata registrata un’affluenza record del 41% e il quorum sembra ora a un passo. Urne nuovamente aperte oggi dalle 7 di questa mattina fino alle 15. Adesso cominciano ad arrivare i primi risultati con dati reali, le prime proiezioni per scoprire, una volta certi che il flusso dei votanti abbia raggiunto il quorum del 50%+1 degli elettori se per i diversi quesiti hanno vinto i “Sì”, oppure i “No”. Ilsussidiario.net seguirà in diretta questa lunga giornata aggiornando i lettori in tempo reale sui dati finali relativi all’affluenza e i risultati reali. La consultazione riguarda 47.118.784 elettori, di cui 22.604.585 maschi e, 24.514.199 femmine, per un totale di 61.601 sezioni. A questi vanno sommati gli italiani all’estero (3.299.905 elettori aventi diritto) il cui voto potrebbe risultare fondamentale per il raggiungimento del quorum. Complessivamente, quindi, è necessario che votino, perché il referendum sia valido, 25 milioni 209.346 cittadini. Ieri, alle 12, il primo quesito sull’acqua è stato votato dall’11,64% per cento degli aventi diritto; quello sul secondo quesito sull’acqua dall’11,64%; quello sul nucleare dall’11,63%; quella sul legittimo impedimento dall’11,63% . Alle 19, invece, l’affluenza era così ripartita: primo quesito sull’acqua, 30,34%; secondo quesito sull’acqua, 30,35%; terzo sul nucleare, 30.32; quarto sul legittimo impedimento, 30,33%.
Alle 22 si è confermato il trend di crescita. Complessivamente, hanno votato il 41,12% degli aventi diritto. Nel dettaglio: il primo quesito sul’acqua è stato votato dal 41,14% degli elettori; il secondo quesito sull’acqua dal 41,14%; quello sul nucleare dal 41,11%; quello sul legittimo impedimento, infine, dal 41,10% degli aventi diritto. Non tutta Italia, ovviemente, ha risposto in modo uniforme alla chiamata referendaria. In alcuni paesi e città in ogni caso il quorum si è raggiunto già alle 22 di ieri, in altri comuni invece è necessario aspettare dopo le 15 per capire se lo si sarà raggiunto. Ricordiamo che gli italiani erano chiamati a votare sui quattro quesiti che riguardano l’abrogazione di norme relative alla privatizzazione dei servizi idrici, all’energia nucleare e al legittimo impedimento. Ponendo una croce all’interno della casella contenente il “Sì” si abroga la legge o la parte di legge indicata dal quesito. Ponendo, invece, la croce sul “No”, si esprime la volontà di mantenere inalterata la normativa vigente. Era possibile ritirare anche solo una o alcune schede e votare solo uno o alcuni dei quesiti.
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