Russia al lavoro per il referendum dell’annessione del Donbass. La notizia arriva direttamente dall’agenzia Tass. Secondo quanto riferito, il partito del presidente Vladimir Putin (Russia Unita, ndr) ha proposto di tenere i referendum per l’annessione dei territori liberati in Ucraina il prossimo 4 novembre 2022.



Non si tratta di una data a caso. Il 4 novembre si celebra infatti il giorno dell’unità nazionale russa. Il segretario generale del partito Andrei Turchak ha evidenziato che bisogna “approfittare” di quella “data storica” per tenere i referendum dell’annessione del Donbass. Queste le parole del fedelissimo di Putin: “È giusto tenere i referendum nel Donbass e nei territori liberati il 4 novembre”.



I PIANI DELLA RUSSIA E LA REAZIONE UCRAINA

La notizia del referendum dell’annessione del Donbass arriva qualche giorno dopo gli sviluppi di Kherson. L’amministrazione dell’occupazione russa che controlla la regione meridionale ucraina ha annunciato lo stop dei preparativi per un referendum sull’annessione del territorio. “Eravamo pronti per il voto, volevamo tenere il referendum molto presto, ma a causa degli eventi attuali penso che ci fermeremo per il momento”, le parole di Kirill Stremooussov, capo dell’amministrazione dell’occupazione russa a Kherson, alla televisione di Stato russa Rossiya-1 e riportate dall’Ansa. Sempre sul punto, i servizi segreti di Kiev hanno affermato di aver condotto “un’operazione speciale” a Kamjanka-Dniprovska, con la distruzione di alcune basi. In alcuni di questi edifici erano contenute le schede elettorali da utilizzare per un possibile referendum di annessione a Mosca. Questa la conferma dell’intelligence: “Il luogo dove erano conservate le schede elettorali per il pseudo-referendum è stato distrutto. Allo stesso tempo, il magazzino è stato fatto saltare in aria da un’esplosione proveniente dall’interno dei locali. Tutti i materiali stampati disponibili sono stati distrutti. Allo stesso tempo, la base del l’unità dell’Fsb russo (servizi segreti, ndr), che stava a guardia del magazzino delle schede elettorali, è stata distrutta. I sopravvissuti e i feriti vengono evacuati urgentemente in direzione della Crimea occupata”.

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