QUALI SONO I 5 REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA: I COLORI DELLE SCHEDE

Mancano meno di due settimane al Referendum popolare abrogativo sul tema della giustizia, con milioni di italiani chiamati alle urne assieme alle contemporanee Elezioni Amministrative: mentre i vari seggi stanno già predisponendo la vasta organizzazione logistica-organizzativa, il Ministero dell’Interno ha assegnato un colore per ogni scheda dei 5 quesiti referendari al voto (Abrogazione decreto Severino; riforma Csm; valutazione dei magistrati; separazione delle carriere; misure cautelari), con tanto di fac-simile disponibile sul portale Eligendo. Ecco nel dettaglio i quesiti e le rispettive schede elettorali che ogni elettore troverà al proprio seggio domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23.



Referendum 1, scheda rossa: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;

Referendum 2, scheda arancione: limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;



Referendum 3, scheda gialla: separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;

Referendum 4, scheda grigia: partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;

Referendum 5, scheda verde: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.



REFERENDUM GIUSTIZIA 12 GIUGNO: RICHIAMO AGCOM ALLA RAI

Il dibattito politico inizia a farsi presente anche sui mezzi di informazione, anche se resta una larga fetta di popolazione che del Referendum popolare del 12 giugno ancora non conosce nulla se non in minima parte i macro-argomenti.

Secondo gli ultimi sondaggi condotti da Ipsos prima del silenzio elettorale, solo il 56% degli intervistati era a conoscenza del Referendum sulla giustizia: «In generale, i sondaggi politici Ipsos rilevano come prevalga nettamente la quota di quanti dichiarano di non andare a votare oppure di astenersi; il più delle volte perché si sentono a disagio con temi molto complessi come questi oggetto del referendum del 12 giugno», spiega il report dei sondaggi di Nando Pagnoncelli. A contribuire in parte alla scarsa diffusione dei temi sul referendum anche gli stessi media, tanto che stamane è emerso un richiamo ufficiale dal Consiglio dell’Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom) a tutti i canali della Rai. L’Agom, si legge nella nota ufficiale, ha richiamato la Rai e tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici operanti in ambito nazionale «affinché garantiscano un’adeguata copertura informativa sui temi oggetto dei referendum indetti per il prossimo 12 giugno, allo scopo di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti referendari e sulle ragioni a sostegno delle due opzioni di voto, favorevoli e contrarie ai referendum, osservando i principi di pluralismo, obiettività, completezza e imparzialità dell’informazione».