Un nuovo aggiornamento sui risultati riguardanti il referendum giustizia 2022, e gli exit poll dei quesiti. Come ben noto non è stato raggiunto il quorum in nessuno dei cinque quesiti presentati agli elettori, con un’affluenza che è stata solo del 20.7%, quando la soglia minima doveva essere del 50, quindi un dato assolutamente disastroso.
I risultati definitivi dell’affluenza vedono: 20,95% Quesito 1; 20,93% Quesito 2; 20, 93% Quesito 3; 20,92% Quesito 4; 20,92% Quesito 5. Mentre ancora procede lo scrutinio e mancano poche decine di Comuni da sezionare, i risultati dei singoli 5 quesiti sono i seguenti: Quesito 1, SÌ al 54,01%; Quesito 2, SÌ al 56,17%; Quesito 3, SÌ al 74,09%; Quesito 4, SÌ al 72,02%; Quesito 5, SÌ al 72,59%. Si tratta infatti del referendum con la partecipazione più bassa nella storia italiana, ma nonostante ciò la Lega, che ha promosso lo stesso insieme ai Radicali, ha fatto sapere: “La battaglia per cambiare la Giustizia non si ferma questa sera, ma anzi riparte con rinnovato slancio: sarà il centrodestra (insieme ad amici coraggiosi come quelli del Partito Radicale) ad avere l’onere e l’onore, dopo aver vinto le prossime elezioni Politiche, di mettere mano al sistema”. Quindi il Carroccio ha aggiunto e concluso: “Grazie ai milioni di italiani che hanno votato per i referendum sulla giustizia: la loro voce è un impegno per tutti affinché si facciano vere e profonde riforme. Meritano riconoscenza perché hanno scelto di esprimersi nonostante un vergognoso silenzio mediatico (a cominciare dalla tv di Stato), al caos in troppi seggi a partire dallo scandalo di Palermo, alla codardia di tanti politici. Grazie a chi ha informato e partecipato, ai governatori schierati in prima linea insieme ad amministratori locali – di tutti i colori politici – e a molti parlamentari. Il tutto senza dimenticare donne e uomini di legge, associazioni culturali e intellettuali”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RISULTATI REFERENDUM GIUSTIZIA 2022, EXIT POLL QUESITI: NIENTE QUORUM, AFFLUENZA FLOP
A dir poco deludenti i risultati sull’affluenza dei referendum sulla giustizia 2022. Con i dati ancora parziali, che arrivano da un quarto dei comuni, l’affluenza è del 15% circa, comunica in diretta Bruno Vespa a Porta a Porta. Un flop, visto che per il quorum era necessario raggiungere il 50% della soglia più uno. Non ha nascosto la sua delusione il leghista Roberto Calderoli, che nei giorni scorsi aveva cominciato lo sciopero della fame contro la mancata attenzione data ai referendum. «Secondo me le battaglie più difficili sono quelle più nobili da combattere, la Lega ci ha messo la faccia e rivendichiamo quello che abbiamo fatto. I numeri sono abbastanza evidenti: i sì sono largamente prevalenti e superano comunque il 50 per cento. Se si fosse trattato di amministrative questa sera avremmo festeggiato un sindaco. Purtroppo siamo di fronte a un referendum che prevede un quorum. Non l’abbiamo raggiunto, dispiace ma 10 milioni di cittadini hanno partecipato», ha dichiarato in conferenza stampa.
Gli exit poll usciti subito dopo la chiusura delle urne hanno riguardato anche i singoli quesiti. Ad esempio, quello di Opinio Rai vede i sì in testa ai cinque quesiti. Sì al 52-56% per il quesito 1 sulla legge Severino, al 54-58% per il quesito 2 sulla limitazione della custodia cautelare, al 67-71% i quesiti 3 e 4 rispettivamente su separazione carriere magistrati e valutazione operato magistrati. Infine, 66-70% per il quesito 5 sull’abolizione raccolta firme elezioni Csm. (agg. di Silvana Palazzo)
5 quesiti Referendum Giustizia: quali sono – Cosa succede se vince SÌ: Quesito 1 – Quesito 2 – Quesito 3 – Quesito 4 – Quesito 5 – LIVE Elezioni 2022: dati Comunali in tempo reale – DIRETTA Elezioni Comunali 2022 – Come si vota
RISULTATI REFERENDUM GIUSTIZIA: NIENTE QUORUM, GLI INSTANT POLL…
Quelli che si profilano sono risultati senza precedenti ai referendum sulla giustizia 2022. Secondo il Consorzio Opinio per Rai ha fornito subito dopo la chiusura dei seggi la stima dell’affluenza delle ore 23:00. La forbice va dal 19% al 23%. Lorenzo Pregliasco di YouTrend prima che i seggi chiudessero aveva fornito una importante indicazione su Twitter: «Le proiezioni lineari sul passato porterebbero a un 19-20%, probabile che si vada sopra, ma è forte il rischio di un flop ancora peggiore del 23% del referendum sulla legge elettorale del 2009». Un trend che ha trovato conferma, appunto, nella stima fatta dal Consorzio Opinio.
Disponibile anche l’Intention Poll di Tecnè trasmesso a Zona Bianca. La stima dei votanti, che tiene conto di un campione dell’80%, in questo caso vede una forbice tra 18,5% e 22,5%, quindi non differisce di molto rispetto a quella precedentemente riportata. Di certo c’è, che sono dati che allontanano sensibilmente il quorum, quindi il rischio che i risultati dei referendum sulla giustizia non siano validi è molto alto. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA REFERENDUM GIUSTIZIA, RISULTATI AFFLUENZA: QUORUM LONTANO
Con i seggi che chiudono e l’attesa delle proiezioni prima dei risultati dei referendum sulla giustizia 2022, risulta molto interessante l’analisi di YouTrend sull’affluenza di oggi 12 giugno 2022. Del resto è un elemento chiave per capire se viene raggiunto il quorum. Nella fattispecie, si analizza l’affluenza con la mappa per provincia. Alle 19, escludendo i comuni che votano alle amministrative, emerge una partecipazione più alta al Nord, con un calo graduale verso il Centro e il Mezzogiorno. Ma risulta anche interessante, sempre a livello di affluenza ai referendum della giustizia, il confronto con quella delle comunali, perché ci sono capoluoghi in cui sono emerse delle sostanziali differenze. Ad esempio, a Gorizia e a Barletta la percentuale è stata più alta al referendum, invece negli altri si è votato di più alle comunali, con Oristano, Rieti e Padova che hanno evidenziato il gap più ampio.
Non mancano le ipotesi sulle possibili cause di questo gap: la presenza degli elettori AIRE e degli stranieri che ne abbiano fatto richiesta nelle liste elettorali delle comunali e non del referendum; ma va tenuto anche conto del possibile rifiuto delle schede del referendum da parte di alcuni elettori. A tal proposito, YouTrend rimarca che nei Comuni in cui si vota anche alle amministrative l’affluenza alle 19 è stata del 36,73%, in quelli in cui si vota solo al referendum: 10,31%. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA REFERENDUM GIUSTIZIA, COMMENTO LEGA SU RISULTATI AFFLUENZA
I risultati relativi all’affluenza per i referendum sulla giustizia rendono estremamente complesso anche solo la speranza di raggiungimento del quorum. Di fronte a questa situazione, fonti della Lega ringraziano «i milioni di italiani che hanno votato o voteranno nonostante un solo giorno con le urne aperte, il silenzio di troppi media e politici, il weekend estivo e il vergognoso caos seggi visto per esempio a Palermo». Con i dati di 7.887 su 7.903 forniti in questa diretta dei referendum, l’affluenza si attesta alle ore 19:00 al 14,60 per cento. La percentuale più alta è stata registra in Friuli Venezia Giulia ed è del 18,81%. Quella più bassa invece in Trentino Alto Adige, con il 8,87%.
L’ex premier Matteo Renzi, che ha votato nel tardo pomeriggio per i cinque referendum sulla giustizia, ha preferito non rilasciare alcun commento al seggio allestito presso la scuola primaria Giovanni Villani di Firenze. «Abbiamo votato i commenti si fanno domani: rispettiamo il silenzio elettorale», si è limitato a dire il senatore e leader di Italia Viva fuori dal seggio, dove è arrivato con la moglie Agnese. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA REFERENDUM GIUSTIZIA, PRIMI DATI AFFLUENZA ORE 19: SOTTO IL 15%
Quando ancora mancano alcuni Comuni da “sezionare”, l’affluenza delle ore 19 conferma se non pregiudica forse definitivamente il superamento del quorum per tutti i 5 Referendum Giustizia 2022.
Se il dato finale delle ore 12 segnava il 6,78% di affluenza, alle ore 19 nel secondo dato giornaliero e penultimo prima della chiusura dei seggi (diretta risultati ed exit poll dalle ore 23 su queste pagine, ndr) la situazione non migliora affatto per i promotori del Referendum: il Quesito n.1 vede il 12,8% di elettori votanti (su 5.993 Comuni sezionati), Quesito n. 2 al 12,68% (5.775 Comuni sezionati), Quesito n. 3 al 12,6% (5.656 Comuni sezionati), Quesito n. 4 al 12,53% (5.576 Comuni sezionato), Quesito n. 5 al 12,39% (5.522 Comuni sezionati). Molto netta e sempre più ampia la forbice di distanza dall’affluenza delle Elezioni Comunali, stabilizzata sul 41,7% fino alle ore 19: come rileva YouTrend, «Nei capoluoghi ci sono state differenze fra l’affluenza alle Comunali e ai Referendum: a Gorizia e a Barletta la % è stata più alta al referendum, mentre negli altri si è votato di più alle comunali, con Oristano, Rieti e Padova che hanno il gap più ampio». Molto duro il commento del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in riferimento al caos avvenuto a Palermo stamattina: «E’ gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l’insediamento, ovvero abbia rinunciato all’incarico, ritardando l’avvio delle operazioni di voto. Un tale atteggiamento esprime una assoluta mancanza di rispetto per le Istituzioni e per i cittadini chiamati in questa giornata elettorale e referendaria ad esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la vita democratica del Paese».
REFERENDUM GIUSTIZIA 2022 DIRETTA: AFFLUENZA AL 6,8% ALLE 12.00, LIGURIA DA RECORD
Sono stati da pochi istanti aggiornati i dati relativi all’affluenza alle urne per i cinque referendum sulla giustizia alle ore 12. La statistica certa e definitiva è arrivata a distanza di cinque ore da mezzogiorno e vede oscillare dal 6,78 al 6,79% l’affluenza per esprimere il proprio parere circa i cinque quesiti. Finora si è quindi recato ai seggi appena il 6,8% degli aventi diritto e, chiaramente, salvo un’impennata da record tra il pomeriggio e la serata odierni, appare ormai difficilmente raggiungibile il quorum del 50% + 1.
Come riporta il sito internet “Eligendo” e come si legge anche sulle colonne di “Sky Tg 24”, un vero e proprio record di voti si è registrato in Liguria (dove si vota anche per le comunali a Genova), che è arrivata al 10% di affluenza, seguita da Friuli-Venezia Giulia e Veneto, giunti al 9%. L’affluenza più bassa si è invece registrata in Molise (4,1%). (aggiornamento di Alessandro Nidi)
RISULTATI AFFLUENZA REFERENDUM GIUSTIZIA ALLE ORE 12
Quando ormai mancano meno di 100 Comuni nella comunicazioni dei risultati parziali dell’affluenza, alle ore 12 hanno votato per il Referendum popolare sulla Giustizia il 6,69% degli aventi diritto al voto: in vista del quorum dopo la chiusura delle urne, di certo sono dati non rassicuranti per i promotori dei 5 quesiti abrogativi.
Resta molto netta la differenza tra i 975 Comuni al voto per le Elezioni Comunali 2022 (dove l’affluenza delle ore 12 si è infatti consolidata sul 17,8%) e quelli invece dove le urne sono aperte solo per il Referendum lanciato da Lega e Radicali: dati molto bassi sull’affluenza al voto per il tema giustizia a Milano, Firenze e Roma. Nella capitale economica d’Italia hanno votato per i quesiti su Abolizione Legge Severino-Limitazione misure cautelari-Separazione carriere magistrati-Valutazione magistrati-Riforma Csm solo il 5,5% degli aventi diritto al voto: a Firenze invece i votanti ai 5 Referendum sono stati il 6,2%. A Roma Capitale il dato è ancora più basso e si ferma al 4,72% dopo le ore 12: più alta l’affluenza al voto nelle città con le Comunali, ma comunque non in linea con risultati che possano puntare al quorum del 50% entro le 23. A Verona per il Referendum Giustizia 2022 hanno votato il 16,3% degli aventi diritto, a Genova il dato scende fino al 13,5% con diverse segnalazioni dai seggi di elettori che hanno ritirato la scheda per le Amministrative scegliendo invece di non ritirare quelle sui 5 Referendum. Prossimo dato per l’affluenza generale alle ore 19: va verso la normalizzazione, dopo una mattinata decisamente inqualificabile, la situazione a Palermo. Quasi tutti riattivati i seggi dove mancavano i presidenti in extremis: sono stati tutti nominati nelle ultime ore quelli mancanti, con però notevoli ritardi sul voto del Referendum e soprattutto sulle Amministrative cittadine. Per questi ritardi, il Viminale ha da poco emesso questa breve nota pubblico: «Tutti gli elettori che alle ore 23 di questa domenica siano presenti nei locali del seggio o all’interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori».
? #Affluenza alle ore 12 al #Referendum, mappa parziale con 7.167 comuni che hanno comunicato i dati su 7.903.
Molto netta la differenza fra i comuni che votano anche per le elezioni amministrative e i comuni che sono chiamati a votare solo per il referendum.#MaratonaYouTrend pic.twitter.com/QiHW8rh5jJ
— YouTrend (@you_trend) June 12, 2022
REFERENDUM GIUSTIZIA 2022 DIRETTA: AFFLUENZA AL 5% ALLE 12.00, QUORUM LONTANO
I primi dati relativi all’affluenza al Referendum della Giustizia che si vota nell’Election Day di oggi, domenica 12 giugno 2022, sono arrivati dal Viminale intorno alle 12.00 ma non sono per nulla favorevoli: soltanto il 5% degli elettori, come riportato da La Repubblica, si è infatti recato alle urne e ha votato i cinque quesiti. Il quorum, fissato al 50% + 1, è dunque ancora molto lontano.
È da ricordare che nel caso in cui il quorum non venisse raggiunto a vincere sarebbe il “no”, in quanto il Referendum abrogativo popolare, come da norme, non sarebbe valido. La situazione rimarrebbe dunque del tutto invariata. Va specificato che il quorum comunque può variare da quesito a quesito. Gli elettori, infatti, possono rifiutarsi di esprimere la propria preferenza per uno o più di questi. Al momento, però, i dati in generale sono ben al di sotto delle aspettative. La speranza è che nelle prossime ore aumenti il numero di persone che si recano alle urne.
REFERENDUM GIUSTIZIA 2022, DIRETTA OGGI 12 GIUGNO: APERTE LE URNE
Le urne sono state aperte alle ore 7.00 di oggi, domenica 12 giugno 2022, in tutta Italia per il Referendum sulla Giustizia ed in 971 comuni anche per le Elezioni Comunali per il rinnovo dei sindaci e dei consigli. È prevista una sola sessione di voto. Gli elettori si potranno recare ad esprimere le proprie preferenze fino alle 23.00 di questa sera. Dopo di che nelle ore successive si provvederà allo spoglio, prima delle schede relative ai cinque quesiti referendari popolari abrogativi e a partire dalle 14.00 di domani di quelle delle Comunali.
I cittadini che si stanno recando a votare in queste ore, dunque, in base al Comune in cui si trovano si troveranno davanti un diverso numero di schede. Lì dove non sono previste le Amministrative saranno “solo” cinque, ovvero quelle del Referendum sulla Giustizia proposto da Lega e Radicali. Affinché quest’ultimo sia valido è necessario che si raggiunga in quorum, fissato al 50%+1. Viceversa a trionfare sarebbe il “no”, dato che la situazione rimarrebbe invariata.
REFERENDUM GIUSTIZIA 2022, DIRETTA VOTO 12 GIUGNO: QUANDO I RISULTATI E QUORUM?
Scatta oggi dalle ore 7 – e fino alle 23 – la lunga diretta dei Referendum popolari abrogativi in materia di Giustizia per arrivare ai risultati della nottata: urne aperte oggi 12 giugno 2022 in tutta Italia nell’Election Day che comprende anche le Elezioni Amministrative in 978 Comuni (tra cui 21 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di Regione, ovvero Genova, Palermo, Catanzaro, L’Aquila).
In differenti schede elettorali, vengono sottoposti agli elettori 5 quesiti referendari messi a punto da Lega e Radicali (e bollinati dalla Corte Costituzionale), tutti a tema giustizia italiana: Abrogazione decreto Severino; limitazione misure cautelari; separazione funzioni-carriere magistrati; valutazione dei magistrati; riforma Csm. Dopo mesi di campagna elettorale passata quasi in “sordina” e dopo la bocciatura di ben 3 degli originali 8 Referendum presentati alla Consulta (non sono stati ammessi quelli su eutanasia, droghe leggere e responsabilità diretta del magistrato) ecco il momento della verità per i risultati definitivi dei singoli quesiti. Non solo chi vincerà tra i SÌ (che vogliono abrogare la norma) e i NO, ma soprattutto se ogni singolo Referendum riuscirà a superare il quorum fissato per legge nei Referendum abrogativi al 50% più uno degli aventi diritto al voto recatisi alle urne. I primi exit poll sull’affluenza finale e i risultati dei 5 quesiti saranno subito disponibili alla chiusura dei seggi alle ore 23: lo spoglio comincerà subito, dunque i risultati definitivi potrebbero arrivare già nel giro di qualche ora e comunque prima della mattina del 13 giugno. Domani alle ore 14 comincerà invece lo scrutinio per le Elezioni Amministrative.
DIRETTA RISULTATI REFERENDUM GIUSTIZIA: I 5 QUESITI, TESTO E COLORI SCHEDE
Qui di seguito riportiamo il testo di tutti e 5 i quesiti dei Referendum presenti alle urne oggi dalle 7 ale 23 (qui in versione integrale estesa): per il voto basterà porre la propria X su SÌ (per abrogare la norma) o su NO (per mantenerla intatta).
Quesito 1 (scheda rossa): Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
Quesito 2 (scheda arancione): Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;
Quesito 3 (scheda gialla): Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;
Quesito 4 (scheda grigia): Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;
Quesito 5 (scheda verde): Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
COSA SUCCEDE SE VINCE IL SÌ AI 5 REFERENDUM (E CHI LO SOSTIENE)
Vi sono sostanzialmente tre uniche conseguenze al voto in diretta oggi per i Referendum sulla Giustizia: se non viene raggiunto il quorum, se con quorum prevalgono i NO, se con quorum prevalgono i SÌ.
Nel primo caso, la votazione odierna non avrebbe validità per lo Stato, anche se rimarrebbe l’indicazione della minoranza di cittadini che avranno espresso il proprio voto (a quel punto può avere valore politico se il quorum fosse più vicino al 40-50% piuttosto che ad un più basso 20-30%). Con la vittoria del No in ciascuno dei 5 Referendum, gli italiani confermerebbero le norme attuali, di fatto accettando il grado della giustizia in Italia per come è stata finora. Se invece dovesse vincere il SÌ allora alcuni cambiamenti potranno essere messi in campo già nei prossimi mesi con la modifica della Riforma della Giustizia messa a punto dalla Ministra Cartabia (in discussione al Senato e in attesa di approvazione). In merito al voto dei partiti principali, sostegno convinto a tutti e 5 i Referendum arriva da Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia, Cambiamo, Italia Viva, Radicali e Azione-+Europa; per alcune correnti riformiste interne al Pd il sostegno è per 3 quesiti su 5 (custodia cautelare, separazione delle carriere, abolizione della legge Severino); FdI per 3 quesiti su 5 (contrari all’abolizione della Legge Severino e ai limiti per la custodia cautelare); NO convinto per M5s e LeU; libertà di voto per il Pd di Letta, che però si espresso contrario personalmente a tutti e 5 i Referendum. Qui di seguito, in pillole, cosa potrebbe cambiare con il SÌ in ciascuno dei 5 quesiti referendari proposti.
1- Abolizione Decreto Severino
Se vince il Sì: viene abrogato il Decreto e si cancella così l’automatismo fissato in precedenza, ovvero si restituisce ai giudici la facoltà di decidere, di volta in volta, se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici
2- Limiti agli abusi della custodia cautelare
Se vince il Sì: resta in vigore la carcerazione preventiva per chi commette reati più gravi mentre si abolisce la possibilità di procedere agli arresti in carcere per le motivazioni di “rischio reitero del reato”. Rimangono il “pericolo di fuga” e “l’alterazione delle prove”
3- Separazione delle carriere dei magistrati
Se vince il Sì: i magistrati dovranno scegliere all’inizio della carriera se svolgere ruolo di giudici o di pubblici ministeri e poi mantenere quel ruolo per tutta la vita lavorativa
4– Valutazione equa dei magistrati
Se vince il Sì: viene riconosciuto ai membri “laici” della magistratura – ovvero avvocati e professori – di partecipare attivamente alla valutazione dell’operato dei magistrati
5- Riforma del Csm
Se vince il Sì: viene abrogato l’obbligo per un magistrato che voglia essere eletto di trovare da 25 a 50 firme per presentare la candidatura. Con il Sì, si torna alla legge originaria del 1958, dove era previsto che tutti i magistrati in servizio potessero proporsi come membri Csm semplicemente tramite propria candidatura: si riduce il rischio di controllo delle correnti e influsso dell’orientamento politico.
COME SI VOTA AL REFERENDUM 12 GIUGNO
Le regole fissate dal Ministero dell’Interno, in merito a come si vota ai Referendum sulla Giustizia, restano poche e semplici: intanto occorre presentarsi al proprio seggio muniti di tessera elettorale, documento di identità valido e mascherina anti-Covid (obbligatoria, mentre niente Green Pass).
Agli elettori vengono distribuite le 5 schede referendarie: essendo un Referendum abrogativo, se si è favorevole a cancellare la norma del quesito occorrerà apporre un segno sul SÌ; se si è contrari a cancellare la norme e quindi si preferisce mantenerla come è attualmente, il voto sarà NO. Con la vittoria del SÌ in ognuno dei 5 quesiti al voto di fatto cancella la legge in questione, mentre se dovesse vincere il NO (o non essere raggiunto il quorum) allora le norme rimarranno intatte. Come ogni Referendum abrogativo, la consultazione sarà ritenuta valida quando il numero dei votanti superi il 50% più degli aventi diritto al voto: i risultati del referendum consultivi, infine, non sono vincolanti ma pongono un’indicazione chiara al Parlamento di quale sia l’intenzione dei cittadini sulla specifica materia discussa. A questo link è disponibile il servizio di FAQ del Ministero dell’Interno con tutte le possibili domande su come si vota in Italia e all’estero ai Referendum del 12 giugno.