FOCUS REFERENDUM N.1: L’ABOLIZIONE DEL DECRETO SEVERINO
A pochissimi giorni ormai dall’appuntamento del 12 giugno 2022, domande e interessi sull’ElectionDay con Referendum Giustizia ed Elezioni Comunali si “sprecano” dopo una campagna elettorale invece tutt’altro che “roboante”.
Proseguendo il nostro percorso di avvicinamento, ci soffermiamo oggi sul Quesito n.1 inserito nella scheda elettorale rossa: il Referendum in questione, proposto da Lega e Radicali, recita «Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190)?». Il Referendum n. 1 propone l’abolizione del Decreto Legislativo 31 dicembre 2012 n.235, passato alla storia come il Decreto Severino. Il testo riguarda l’abrogazione dell’impianto di automatismo inserito fino ad oggi: dovesse vincere il Sì, si restituisce ai giudici la facoltà di decidere di volta in volta, se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici. Il magistrato in pensione Carlo Nordio, nel sostenere il Sì al quesito sul Decreto Severino, ha spiegato: «Sostengo da sempre l’abrogazione di questa legge, che è nata male, in quanto è stata applicata subito nei confronti di Berlusconi in modo retroattivo. E da lì si è vista l’anomalia di questa legge, perché aveva colpito una persona per un fatto commesso prima dell’entrata in vigore della legge stessa. Confligge con la Costituzione che stabilisce la presunzione di innocenza, dato che è applicabile anche alle sentenze che non sono passate in giudicato». Di contro, un altro autorevole magistrato come Armando Spataro si dice convinto che la norma debba rimanere tale (e dunque invita per il NO al Referendum n.1): «Con la cancellazione del decreto legislativo Severino, sarebbe intanto “offeso” il principio contenuto nell’art. 54 della Costituzione secondo cui i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di esercitarle con disciplina ed onore. Vorrei chiedere ai proponenti il referendum perché mai, anziché battersi perché i partiti non candidino pregiudicati definitivamente condannati a cariche elettive parlamentari e territoriali, comunque prevedendone nei codici etici la decadenza, chiedono ai cittadini – che hanno interesse al corretto funzionamento delle Istituzioni – di votare perché tutto ciò sia reso possibile».
ULTIME NOTIZIE ELEZIONI COMUNALI 2022: LE 4 CITTÀ BIG AL VOTO
Spostando l’asse del nostro approfondimento dal Referendum abrogativo alle Elezioni Comunali 2022, rispetto alla precedente tornata di Amministrative (nell’autunno 2021, con Roma-Milano-Torino-Napoli-Bologna tutte al voto) i riflettori nazionali sono puntati più sulla tenuta delle singole coalizioni, in vista delle Elezioni Politiche 2023, che non sulle singole città in corsa.
Di contro però, restano comunque 4 realtà “big” che dovranno rinnovare sindaco e consiglio comunale nel primo turno di domenica: si tratta dei 4 capoluoghi di Regione, ovvero Genova-Catanzaro-Palermo-L’Aquila. La geografia politica del voto resta molto complessa, in quanto tanto a destra quanto a sinistra le Comunali 2022 vedono scenari completamente diversi spostandosi da una città all’altra: a Genova il Centrodestra viaggia compatto (con Renzi e Calenda) in sostegno al sindaco uscente Marco Bucci, contro il candidato “progressista” di Pd-M5s Ariel Dello Strologo. A Palermo pure, dopo mesi di lotte intestine, il Centrodestra si presenta unito con Roberto Lagalla contro lo sfidante Franco Miceli (ancora Pd-M5s): a Catanzaro invece la lite Lega-FdI porta al voto la meloniana Wanda Ferro contro il civico centrista Valerio Donato (Lega-FI-Renzi), in gara entrambi con il candidato del Centrosinistra Nicola Fiorita. A L’Aquila, infine, l’alleanza progressista punta tutto su Stefania Pezzopane (Pd) contro il sindaco uscente Biondi, appoggiato da Fdi, Lega, Fi, L’Aquila Futura, Civici Indipendenti per Biondi e L’Aquila al Centro.
Referendum giustizia 12 giugno, le puntate precedenti: Colori schede e 5 quesiti – Cosa succede se vince il Sì – Cosa votano tutti i partiti – Quesito n.5, riforma Csm – FAQ Referendum – I Comuni al voto per le Amministrative 2022