Voterà “no” al prossimo referendum Giuseppe Guzzetti, per oltre vent’anni presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri. Lo ha detto in un’intervista al quotidiano Repubblica. L’effetto dell’approvazione del taglio dei parlamentari “sarebbe quello di un elefante che entra nella cristalleria della Costituzione”, ha detto Guzzetti, già presidente della Regione Lombardia e poi per tre volte parlamentare sotto le insegne Dc.



“Bisogna risalire – ha sottolineato – all’origine del taglio, che nasce dal M5S, oggi più partito di tutti i partiti mai esistiti in Italia. Nasce con l’obiettivo di sconfiggere la cosiddetta casta. È la strategia di Rousseau rispetto alla democrazia diretta. Ma anche loro si sono accorti delle difficoltà, tant’è che hanno accompagnato il taglio con due disegni di legge, di cui uno non è neppure partito, e un altro è fermo alla Camera”.



Sulle prospettive delle istituzioni repubblicane in Italia, “uno degli elementi negativi della democrazia è il bicameralismo perfetto con un processo legislativo interminabile. La soluzione sarebbe attribuire alla Camera dei deputati in via esclusiva il potere legislativo e introdurre il Senato delle Regioni, l’esempio della Germania è davanti ai nostri occhi». Se comunque “parliamo della qualità della politica in Italia le cose hanno cominciato ad andare male quando un signore – al quale faccio gli auguri di stare in buona salute – ha creato un partito personale, con gente presa dalla sue aziende. Lì il rapporto elettore-eletto si è incrinato, perché l’eletto doveva rispondere a chi ne aveva garantito l’elezione, non a chi lo aveva votato». 

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