Il regime opzionale per i neo residenti cambia completamente e raddoppia la flat tax che viene applicata ai contribuenti esteri “Paperoni”. Oggi l’imposta è fissata a 100 mila euro ma dopo agosto cambia tutto, passando – appunto al doppio – a 200 mila euro.

A far variare l’imposta è stato il Decreto Omnibus che oltre ad aver già introdotto l’imposta al 25% per i frontalieri ha raddoppiato la flat tax dei Paperoni. La modifica è visibile nell’articolo 2 del Decreto Legge 113/2024 che modifica l’articolo 24-bis, comma 2, primo periodo, del TUIR.



Regime opzionale per i neo residenti: chi intacca?

Il regime opzionale per i neo residenti viene proposto alle persone fisiche che dopo aver prodotto dei redditi all’estero decidono di trasferire la residenza fiscale in Italia. Oggi questo spostamento prevede un’imposta fiscale flat che può essere applicata a tutti i redditi provenienti dall’estero.



Prima dell’entrata in vigore del Decreto Omnibus questa misura prevedeva che l’imposta flat arrivasse a 100 mila euro. Adesso la proporzione è cambiata e la tassa raddoppia a 200.000€ per coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia dopo il 10 agosto 2024.

Per coloro che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia prima di tale data (10 agosto) il regime fiscale rimane lo stesso per gli anni a venire.

Le regole della Flat Tax Paperoni

Per aderire al regime opzionale per i neo residenti i contribuenti che hanno prodotto redditi all’estero devono aver stabilito la residenza in Italia per almeno 9 periodi di imposta su almeno dieci risalenti all’inizio dell’attività.



L’imposta è forfettaria e dunque l’importo da versare in tasse va proporzionato in riferimento ai redditi percepiti. La stessa agevolazione può essere concessa anche ai familiari del contribuente “Paperone” che come stabilisce l’articolo 433 del Codice Civile riguarda figli, coniugi, suocera, suocero, generi, sorelle e fratelli (per loro la flat tax è abbassata a 25.000€).

Tuttavia le persone fisiche possono far esplicita richiesta di non aderire all’applicazione dell’imposta sostitutiva (per sé stesse oppure per i propri familiari) e far applicare il regime ordinario facendo sì che competa il credito d’imposta per i redditi provenienti dall’estero.

Entro la data del saldo Irpef va versato l’intero importo (in un’unica soluzione) e la domanda va inviata al Fisco prima che scada il termine ultimo in riferimento all’ultimo anno fiscale.