Le donne al sepolcro come prime missionarie della Storia: Papa Francesco si concentra molto nel suo primo Regina Coeli del 2020 sulla figura della donna, fedele a Gesù e pronta a sfidare gli apostoli che inizialmente non credono alla reale Resurrezione del Cristo. «”Non abbiate paura”, Con queste parole, il Risorto affida alle donne un mandato missionario nei confronti degli Apostoli. Esse infatti hanno dato un ammirevole esempio di fedeltà, di dedizione e di amore a Cristo nel tempo della sua vita pubblica come durante la sua passione; ora sono premiate da Lui con questo gesto di attenzione e di predilezione».
Prima di recitare il Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo, il Papa ha ricordato come «Oggi vorrei ricordare con voi quanto fanno molte donne, anche in questo tempo di emergenza sanitaria, per prendersi cura degli altri: donne medico, infermiere, agenti delle forze dell’ordine e delle carceri, impiegate dei negozi di beni di prima necessità…, e tante mamme e sorelle che si trovano chiuse in casa con tutta la famiglia, con bambini, anziani, disabili». Francesco lancia un appello accorato ai Governanti affinché prendano decisioni giuste e rapide, visto anche il grado di certe situazioni familiari e sociali che si stanno sviluppando:
«A volte le donne sono a rischio di subire violenza, per una convivenza di cui portano un peso troppo grande. Preghiamo per loro, che il Signore doni loro forza e che le nostre comunità possano sostenerle insieme alle loro famiglie. Che il Signore ci dia il coraggio delle donne di andare sempre avanti», conclude il Santo Padre prima di benedire la Chiesa con il Regina Coeli.
Qui il testo integrale del Regina Coeli di Papa Francesco
CRISTO È RISORTO: LE PAROLE DI SCOLA
Tutto pronto per la recita del primo Regina Coeli del nuovo anno, tradizionalmente sempre nel giorno del Lunedì dell’Angelo dopo la Pasqua: Papa Francesco però quest’anno non potrà affacciarsi sulla assolata piazza San Pietro in festa perché come ormai arcinoto le misure anti-coronavirus impediscono qualsiasi tipo di uscita dalle proprie abitazioni. E allora dovremo “accontentarci” di una benedizione e messaggio (in sostituzione dell’Angelus per tutte le prossime domeniche del tempo dopo Pasqua fino alla Pentecoste) in diretta tv Rai 1 e video streaming sui canali consueti: «tutto chiede una nuova sintesi ma essa non è un’idea, è la persona di Gesù Cristo vivo. Egli è qui con noi, oggi, e ci chiama per nome, come Maria Maddalena», spiegava l’Arcivescovo emerito di Milano, Cardinal Angelo Scola nell’intervista esclusiva per il Sussidiario nel giorno di Pasqua.
Quel sepolcro vuoto che assume il senso vitale del giorno di Pasquetta, è tutt’altro che un “simbolo” banale o “stilistico”: «Non bisogna svuotare la croce di Cristo rendendola vana, perché è inseparabilmente connessa alla Sua resurrezione». Ancora Scola ci aiuta a capire meglio il senso di questo annuncio del Cristo Risorto: «Penso a Maria Maddalena, che si reca al sepolcro con l’intento di ungere il corpo di Gesù e si trova davanti a un uomo che scambia per il giardiniere, ma quel giardiniere è Gesù che la guarda e la chiama per nome. Ed ella si apre ad una conoscenza commossa di Cristo, una conoscenza che è fonte di gioia e fa sparire l’incubo della morte. Egli è qui con noi, oggi. Questo è il punto della questione». (agg di Niccolò Magnani)
IL SEPOLCRO VUOTO
«Il Vangelo di oggi ci presenta un’opzione, un’opzione di tutti i giorni, un’opzione umana ma che regge da quel giorno: l’opzione tra la gioia, la speranza della resurrezione di Gesù, e la nostalgia del sepolcro. Le donne vanno avanti a portare l’annuncio (cf. Mt 28,8): sempre Dio incomincia con le donne, sempre. Aprono strade. Non dubitano: sanno; lo hanno visto, lo hanno toccato. Hanno anche visto il sepolcro vuoto»: ha introdotto così Papa Francesco nella mattina del Lunedì dell’Angelo con la Santa Messa da Santa Marta la grande giornata di annuncio Resurrezione che culminerà con il Regina Coeli delle ore 12. Proprio quel sepolcro vuoto è la notizia più sconvolgente tanto per le tre donne accorse per prendersi cura del corpo di Gesù quanto in realtà per l’intera umanità che si imbatte nella “rivoluzione” di Cristo.
Il parallelo con la contemporaneità che compie Papa Francesco nella prima messa dopo la Pasqua è interessante e permea come cardine proprio il sepolcro: «Anche oggi, davanti alla prossima – speriamo che sia presto – prossima fine di questa pandemia, c’è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli o sarà per il dio denaro: tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione … lì c’è il sepolcro». (agg. di Niccolò Magnani)
DIRETTA REGINA COELI: COME SEGUIRLO
Al termine della Settimana Santa, conclusasi ieri con l’annuncio della Resurrezione nella Pasqua del Signore, la Chiesa Cattolica celebra il giorno del Lunedì dell’Angelo e attendiamo dunque la recita della preghiera del Regina Coeli da parte di Papa Francesco alle ore 12.00 dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, sede ormai tradizionale per i momenti di preghiera del Papa in tempo di Coronavirus.
Anche oggi prosegue l’impossibilità di celebrare la Santa Messa nelle singole parrocchie e dunque ancora una volta sarà particolarmente preziosa per tutti i fedeli la possibilità della diretta streaming video sul canale Youtube di Vatican News. Naturalmente invece non cambia il fatto che nel giorno del Lunedì dell’Angelo la Chiesa Cattolica ricorda l’annuncio della Resurrezione di Gesù fatto da un angelo alle donne – Maria di Magdala (Maddalena), Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè – che erano andate al Sepolcro per imbalsamare il Corpo del Signore.
Il fatto avvenne la mattina di Pasqua, ma la tradizione ha spostato la memoria speciale di questo episodio, uno dei più significativi nel contesto dell’annuncio della Resurrezione ai discepoli più fedeli (fra i quali le donne erano in primo piano) al giorno seguente, il lunedì che popolarmente è noto come Pasquetta.
IL REGINA COELI PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO PER IL LUNEDÌ DELL’ANGELO
La gioia della Pasqua, della Resurrezione di Gesù che ha vinto il peccato e la morte, si prolunga infatti ben oltre il giorno stesso della Pasqua. Da oggi, Lunedì dell’Angelo, comincia infatti per la Chiesa Cattolica quello che viene definito appunto come “Tempo di Pasqua” e che ha una delle sue caratteristiche salienti nella recita della preghiera del Regina Coeli al posto dell’Angelus.
Ecco dunque che nei 50 giorni che vanno fino alla solennità della Pentecoste anche Papa Francesco reciterà in tutti i giorni festivi con i fedeli (al momento purtroppo solo in diretta streaming) la preghiera mariana che invoca la gioia di Maria perché Colui che ha portato in grembo è risorto.
Lo scorso anno, durante il Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo, Papa Francesco aveva pregato soprattutto per lo Sri Lanka, dove proprio a Pasqua avevano avuto luogo attentati terroristici di matrice islamica contro chiese cristiane e anche altri edifici. Il male è sempre in azione nel mondo, ma come le donne quando videro Gesù risorto al Sepolcro “si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono” (Mt 28, 9) anche noi fedeli di oggi “siamo chiamati a incontrarlo personalmente e a diventare suoi annunciatori e testimoni”.