E così anche il Centrodestra, dopo i rivali del Csx, “tornano” uniti ad un mese esatto dalle Elezioni Regionali in Calabria: il 27 gennaio 2020 non ci saranno né Mario Occhiuto né Mario Oliverio, i possibili due “outsider” che internamente alla coalizione avrebbero potuto dare piuttosto fastidio in termini di voti “persi” per i due ufficiali candidati di Centrodestra – Jole Santelli – e Centrosinistra, Pippo Callipo. La notizia della ritrovata unità interna alla coalizione Lega-FdI-Forza Italia arriva il giorno dopo Santo Stefano con una lettera pubblica appesa su profilo Facebook di Mario Occhiuto, attuale sindaco di Cosenza e fino ad oggi candidato a Governatore della Regione Calabria: «La mia corsa finisce qui – scrive Occhiuto -. Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del presidente Berlusconi, ho deciso di farmi da parte. Silvio Berlusconi è una persona a me cara che ho sempre stimato e ammirato e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato». È stato proprio Berlusconi negli scorsi giorni a rilanciare per una compatta unità in vista della sfida decisiva delle Regionali di fine gennaio: tanto in Emilia Romagna, quanto in Calabria, vincere potrebbe significare anche la potenziale caduta del Governo Conte-2.
CALABRIA, CDX “COME” IL CSX: COALIZIONI RIUNITE DOPO GLI INVITI NAZIONALI
«Scelte che avvantaggerebbero solo i nostri avversari», aveva così definito il Cav Berlusconi la potenziale presentazione di una lista autonoma dei fratelli Occhiuto (Mario, sindaco di Cosenza, e Roberto, attuale parlamentare di Forza Italia). La Lega aveva posto il veto su Occhiuto per dissidi passati e così Fratelli d’Italia, Salvini e Berlusconi avevano trovato la quadra sul nome di Jole Santelli, parlamentare forzista, e calabrese doc: Occhiuto però in un primo omento non aveva desistito dall’idea di candidarsi e solo con la lettera di oggi è arrivato il passo indietro che riporta anche il Centrodestra alla stessa posizione del Csx, uniti e compatti attorno ad un unico candidato Governatore. «Sono abituato a costruire, non a distruggere – scrive il sindaco di Cosenza nel post su Facebook -. La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca»; Occhiuto non rivendica posti per sé e lamenta il sistema di voto attualmente presente in Calabria, «Non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente, con la speranza di una vittoria elettorale. Infatti l’attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma, avendo contro tutti, non la vittoria. Il mio unico fine, credetemi, era quello di portare avanti una ‘missione’: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli», spiega ancora Occhiuto nella lettera di addio alle Regionali calabresi. Un’unica proposta fatta alla Santelli viene spiegata al termine del messaggio pubblico di questa mattina: «Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l’accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale sul sito da noi proposto. Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio».