ORLANDO LANCIA L’ULTIMATUM: “ACCORDO ENTRO DOMENICA O MI RITIRO”. CAOS A SINISTRA SULLE REGIONALI LIGURIA 2024
Sembrava essere una comoda campagna elettorale con vento in poppa per le ben note vicende giudiziarie che hanno “azzoppato” il Centrodestra di Toti verso le Elezioni Regionali Liguria 2024 e invece nel giro di pochi giorni il percorso del “campo largo progressista” a Genova rischia di infrangersi ancora prima di cominciare. Provando a riavvolgere un attimo il nastro, eravamo rimasti appena un mese fa con l’ex Ministro in quota Pd Andrea Orlando come candidato in pectore per il Centrosinistra nelle urne del prossimo 27-28 ottobre 2024 (Regionali anticipate dopo le dimissioni del Governatore Toti, “forzate” per poter ottenere la libertà dagli arresti domiciliari dopo l’inchiesta sul porto di Genova).
In quell’occasione lo stesso Orlando, dem spezzino doc, aveva chiesto comunque garanzie al “campo largo” affinché fosse il più allargato possibile per unire le forze di sinistra contro il Centrodestra (anch’essi ancora senza un candidato, anche se il nome forte sembra quella di Ilaria Cavo). I sondaggi poi non davano grandi vantaggi per Orlando ma tutto sommato l’aria che tirava in Liguria sembrava comunque favorire la vittoria tra due mesi: e invece a meno di un mese dalla presentazione ultima delle liste, arriva l’ultimatum dell’ex Ministro del Lavoro in quanto ancora oggi un vero accordo tra Pd, M5s, Italia Viva, Azione, AVS e PiùEuropa non v’è stato.
«Se la prossima settimana non si chiude sul mio nome, valuto il ritiro della candidatura»: così a “Repubblica” suona l’ultimatum fatto da Orlando dopo aver ripetutamente sentito nelle scorse ore la leader Elly Schlein per cercare l’accelerata decisiva nel “campo largo” attorno al suo nome. I problemi non sono pochi e l’impressione è che la figura di Orlando non sia di per sé il “problema” della contesa attuale bensì lo stesso progetto di “campo largo” ipotizzato da Renzi fino a Fratoianni è in discussione tanto in Liguria quanto per l’immediato futuro.
L’ULTIMATUM DI CONTE A SCHLEIN (ANCHE OLTRE LA LIGURIA): “O NOI O RENZI”
Da un lato infatti il M5s di Conte da tempo ribadisce che nel campo largo lo spazio deve essere trovato lasciando però fuori Matteo Renzi e Italia Viva in quanto considerati «inaffidabili», «spacca coalizione» e in più farebbero perdere voti secondo l’ala 5Stelle. Dall’altro all’interno dello stesso Movimento è in corso una guerra intestina non da poco fra lo stesso Conte e il Garante nonché fondatore M5s, Beppe Grillo. Ed è qui che si torna in Liguria, la patria dell’ex comico il quale intende far pesare la propria influenza ancora presente all’interno del partito: per i vertici M5s non si vuole spaccare il Movimento prima della Costituente di fine ottobre e così anche sulla scelta del candidato per le Regionali liguri vi è tutt’altro che una posizione certa all’orizzonte.
Alcuni apprezzano la candidatura di Orlando (vedasi il suo ex compagno al Governo Conte-2, Stefano Patuanelli), altri puntano sulla decisione che deve prendere Grillo, altri (con Conte) non vogliono Renzi in coalizione né in Liguria né nel campo largo verso le Politiche 2027 e quindi lanciano l’ultimatum “suggerito” oggi dalla prima pagina del “Fatto Quotidiano”, «o noi o Renzi». In tutto questo una posizione negli scorsi giorni le fonti dirette del M5s l’hanno espresse parlando della candidatura del grillino Luca Pirondini, «non è una candidatura di bandiera». Dopo che Schlein non ha di fatto reagito all’avanzare pentastellato su Pirondini, Orlando ha lanciato il suo di ultimatum dando domenica prossima come termine finale per accettare o ritirarsi.
In termini di retroscena politici, non va dimenticato che il M5s in alleanza col Pd alle prossime Elezioni Regionali 2024 ha già dovuto “digerire” i dem De Pascale in Emilia Romagna e Proietti in Umbria e vorrebbe giocare un ruolo primario almeno in Liguria. A questo punto allora Orlando rischierebbe seriamente di saltare come candidatura, sebbene tutto o quasi concorresse appena un mese fa alla sua ufficializzazione come potenziale prossimo Governatore ligure dopo 9 anni di giunta Toti. Se il Centrodestra sembra sempre più puntare sulla deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo come candidata, a sinistra le spaccature proseguono e tra sabato e domenica dovrebbe arrivare la decisione ultima per Schlein e Conte: passerà anche da qui la “cartina tornasole” della tenuta di un “campo largo” per ora tutt’altro che unito.