Dopo le schermaglie delle ultime 48 ore e dopo che le varie candidature possibili si erano “sfilate”, Pd e M5s hanno raggiunto l’accordo (importante tanto a livello locale quanto soprattutto per i destini immediati del Governo giallorosso) sul nome del candidato Presidente per le Regionali in Umbria. Sarà Vincenzo Bianconi, imprenditore umbro di Norcia e Presidente di Federlalberghi, a rappresentare il patto civico tra dem e 5Stelle pronto a contrastare il Centrodestra alle urne il prossimo 27 ottobre: «Sono Vincenzo Bianconi imprenditore umbro di Norcia, come tanti sono innamorato della mia terra», scrive lo stesso candidato dopo aver accettato la riserva in seguito alla proposta giallorossa. «Mi sono battuto per queste cose da cittadino e da imprenditore – spiega -. Ora voglio dare il mio contributo in modo diverso, in una coalizione civica, sociale e politica. Possiamo finalmente reagire con nuove idee e forti investimenti. Come imprenditore ho sempre lavorato per rendere l’Umbria una regione piu’ libera, bella e pulita, una terra migliore per noi e per i nostri figli. Vi chiedo una mano, perche’ insieme possiamo farcela», conclude Bianconi sui social pochi minuti dopo l’annuncio fatto da Di Maio sempre su Facebook «L’Umbria può ripartire da Vincenzo, da quei luoghi che sono stati tremendamente segnati dalle tragedie del terremoto. Noi ci siamo e lo sosterremo con lealtà in campagna elettorale e poi in Giunta e consiglio regionale sui punti del programma. Quella che inizia oggi è una nuova sfida, una nuova avventura». A stretto giro arriva anche l’intervento del Segretario Pd Nicola Zingaretti «Grazie a Vincenzo Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa. L’Umbria che non si arrende e che combatte per il suo futuro». Per il Ministro della Cultura Dario Franceschini, tra i protagonisti del “ponte” creato tra Pd e M5s, si dice soddisfatto «L’accordo in Umbria tra Pd e M5S sulla candidatura di Vincenzo Bianconi a presidente della Regione è un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l’Italia».



SI SFILA DI MAOLO E FORA..

Gli elettori del M5s si sono espressi venerdì scorso a favore del “patto civico” per le Elezioni Regionali in Umbria tra 5Stelle e Pd, ma da quel giorno non ci sono stati significativi passi avanti: anzi, la giornata di oggi si è aperta con una decisione sorprendente della persona su cui si stava muovendo la convergenza del dialogo “giallorosso”. Francesca Di Maolo, avvocato e Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi con una forte esperienza nel campo della disabilita infantile, ha rinunciato alla candidatura dopo aver preso tempo per una lunga riflessione. «Anche Di Maolo rifiuta la candidatura. A questo punto è chiaro che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto. Mi prendo qualche ora per riflettere, domattina dirò la mia qui su Facebook» ha invece scritto sui social il nome su cui il Pd aveva puntato prima del “patto civico” con i 5Stelle, Andrea Fora. Non piace ai grillini (proprio per la candidatura precedente al loro accordo) e sembra sempre più intenzionato anche lui a rinunciare alla sfida elettorale del prossimo 27 ottobre 2019.



REGIONALI UMBRIA, CAOS SUL PATTO CIVICO

Giusto ieri sera il commissario regionale Pd Walter Verini al termine della riunione Pd Umbria aveva dato il suo “ok” al dialogo con i 5Stelle per le Regionali, «Con la riunione di questa mattina il Partito democratico dell’Umbria ha rilanciato la sfida di una alleanza civica e politica che possa vedere protagonisti anche le idee e i contenuti del Movimento 5 Stelle. Una alleanza che parta dalle proposte per la vita degli umbri, per il futuro di questa regione»; ecco che però le parole di Di Maolo e Fora riallontana una volta di più le convergenze “giallorosse” per il patto civico anti-Salvini. Dopo che anche la sindaca di Assisi Stefania Proietti (proposta dal M5s su Rousseau) si era sfilata dalla candidatura, Dem e M5s starebbero discutendo in queste ore su altri nomi, dopo che tanto Di Maio quanto Zingaretti si sono detti concordi a ricercare quel patto elettorale già in uso al Governo Conte-bis ma il tempo stringe: «Pd e grillini continuano a prendere in giro gli umbri, cambiando ogni giorno squadra e candidati – attacca il Segretario della Lega Matteo Salvini – Una vergogna senza precedenti. Per fortuna fra 35 giorni l’Umbria cambierà, dopo cinquant’anni di sinistra: onestà, merito, efficienza, ricostruzione, infrastrutture, sicurezza e lavoro. Con tanti saluti a Renzi, Zingaretti e Di Maio».

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