VITO BARDI ‘CON’ SOLINAS SUL NODO REGIONALI: “VA CONFERMATO IL PRESIDENTE USCENTE”

Prima della scadenza prossima per le candidature delle Elezioni Regionali 2024, il Centrodestra dovrà affrontare il nodo dei Governatori in un imminente tavolo con tutti i leader della maggioranza: e così dalla Basilicata di Bardi alla Sardegna di Solinas, dall’Umbria di Tesei fino all’Abruzzo di Marsilio e il Piemonte di Cirio, la coalizione del Governo Meloni dovrà risolvere il non semplice rompicapo su chi sarà il candidato ufficiale in vista delle votazioni distribuite tra primavera e il prossimo autunno. Il tutto senza arrivare “separati” alle urne rischiando così di perdere tutte e 5 le Regioni con maggioranza di Centrodestra uscente: con il Centrosinistra impegnato a cercare un’alleanza altrettanto spinosa tra i candidati Pd, M5s e centristi, occorrerà un accordo solido tra Meloni, Salvini e Tajani onde evitare gli “strappi” emersi in queste ultime settimane.



Come spiega il Presidente uscente di Regione Basilicata Vito Bardi, intervistato da “La Repubblica”, tutto è nato col “caso” Solinas in Sardegna e rischia a catena di ripercuotersi anche sulle altre 4 Elezioni Regionali previste per il nuovo anno 2024: «secondo me il Presidente sardo Solinas andrebbe riconfermato. Lo so che può apparire cicero pro domo sua, ma non è per mio interesse personale che lo dico». Secondo l’ex generale eletto nel 2019 in area Forza Italia, il criterio del “bis” per i candidati uscenti è quello di «consentire di continuare a chi ha fatto bene. E poi non si può disequilibrare la coalizione a ridosso del voto». Con la “forzatura” di FdI che punta ad appoggiare il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu alle Regionali sarde, il monito di Bardi è molto simile a quanto fatto oggi dal vicesegretario della Lega Andrea Crippa: «il caso sardo è un orientamento soprattutto a livello locale, però attenti a non mettere a repentaglio la coalizione».



BASILICATA, GLI SCENARI CON BARDI: “NON TEMO, HO APPOGGIO DI FORZA ITALIA”

Secondo il Governatore lucano la via della mediazione è sempre la preferibile, nonché la migliore nel caso specifico di questa tornata di Elezioni Regionali 2024: «I presupposti erano per la conferma. Poi se qualcosa cambia, allora se ne discuta dopo le Europee del 9 giugno. Allora si valuterà sulle altre amministrative, ci si dividerà, se occorre». Il rischio concreto, sottolinea Bardi così come i vertici della Lega, è che se salta Solinas in Sardegna a rischio finirebbero tutti gli altri Presidenti uscenti: Tesei (Lega) in Umbria, Cirio (FI) in Piemonte, Marsilio (FdI) in Abruzzo e per l’appunto Vito Bardi (FI) in Basilicata.



Secondo il giudizio ribadito nell’intervista a “La Stampa”, il Governatore della Basilicata si dice comunque tranquillo nonostante le tensioni in casa Centrodestra per le Regionali non siano affatto al minimo: «Il problema non me lo pongo, perché sono sicuro si arriverà a una soluzione. Chi ha ben lavorato e ritiene di dovere andare avanti e rimanere, sarà riconfermato. Ripeto. In un solo mandato non si riescono a completare gli impegni presi». Bardi si dice calmo in quanto sulla ricandidatura «ho il sostegno di Forza Italia», così da avere «tutte le condizioni per andare avanti»: certo, le problematiche non sono mancate in questi anni, specie per le attività bloccate o rallentate dopo due anni di pandemia Covid, «Su cinque anni di mandato, pienamente operativi sono stati tre. Quindi il lavoro avviato deve essere portato a termine».