Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, parlando in Commissione Trasporti del Consiglio regionale ha annunciato l’arrivo di oltre 200 nuovi treni acquistati per migliorare il sistema ferroviario di Milano e dintorni. L’annuncio nasce dalla risposta alle critiche delle opposizioni che, “a corto di argomenti sulle politiche della mobilità, tornano a sollevare il tema dei compensi del Direttore Generale del Gruppo FNM, che ricopre anche la carica di Amministratore delegato di Trenord. I compensi deliberati dal Cda di Trenord per la posizione di AD sono totalmente riversati a FNM. Una società quotata, che applica una politica di ‘compensation’ in coerenza con le dimensioni del business e le responsabilità connesse; commisurata ai benchmark di aziende similari”.



Per Lucente, “è quindi, per l’ennesima volta, del tutto strumentale la connessione tra il ruolo del Direttore Generale di FNM e le performance dell’azienda Trenord che, peraltro, stanno progressivamente migliorando anche grazie all’arrivo di oltre 200 nuovi treni acquistati da Regione Lombardia per dare futuro al sistema ferroviario regionale”. Dopo la pandemia, “Trenord –  è tornata a trasportare oltre 750.000 viaggiatori al giorno. Con oltre 2.200 corse. Un’offerta che non ha alcun paragone nel sud Europa” aggiunge ancora l’assessore regionale.



Lucente: “Trenord? Qualità condizionata da limiti infrastrutturali”

Per Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia “la qualità del servizio è fortemente condizionata da limiti infrastrutturali che da tempo determinano disservizi. In particolare, negli ultimi mesi la responsabilità dell’infrastruttura, non gestita da Trenord, è crescente. Guasti alla rete e ai passaggi a livello, ritardate attivazioni dopo i lavori notturni, scelte di circolazione che penalizzano i treni regionali. Rallentamenti generati dai lavori in corso cui si aggiungono gli imponderabili e devastanti eventi meteo”, riporta Lombardianotizie.



Per l’assessore, tutto questo ha un impatto importante sulla regolarità del servizio e “determina una puntualità percepita dai clienti che oscilla tra l’80 e l’85% dei treni che arrivano a destinazione in orario. La puntualità reale generata dell’impresa ferroviaria, calcolata senza cause esterne, oscilla tra il 90 e il 92%. Questo significa che l’inefficienza dell’infrastruttura pesa sulla puntualità per 7-10 punti percentuali. La crescita della qualità dipende da tutti gli attori del sistema”.