Nessuna regione in zona rossa, 5 in zona arancione (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto), e tutte le altre, leggasi Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino, Umbria e Valle d’Aosta, classificate in zona gialla. Da domenica 10 gennaio sarà così la nuova divisione a zone dell’Italia, a seguito dei vari tavoli fra governo e Cts che hanno appunto stilato la colorazione dello stivale post festività natalizie. Che la Liguria sarebbe stata gialla lo aveva già anticipato poco prima dell’ufficialità il governatore Toti, che attraverso la pagina Facebook aveva commentato la colorazione, annunciando la decisione di mantenere le scuole superiori ancora chiuse almeno fino al 18 gennaio: “La Liguria sarà in zona gialla a partire da lunedì 11 fino a domenica 17. Questa la collocazione stabilita per la nostra regione alla luce dei dati epidemiologici su cui ho appena avuto un confronto telefonico con il ministro Speranza”.



“Precauzionalmente – ha proseguito Toti – al fine di non peggiorare una situazione ancora fragile e instabile circa la diffusione del Covid, uniformandoci alle Regioni che ci circondano, abbiamo deciso che da lunedì 11, e per una settimana, gli studenti delle scuole secondarie superiori non rientreranno ancora in aula ma proseguiranno nella modalita’ della didattica a distanza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REGIONI IN ZONA GIALLA/ COSA SI PUÒ FARE E CHI ENTRA: FRIULI, CAMPANIA, TOSCANA

Oggi è l’ultimo giorno di zona gialla “rafforzata” a livello nazionale, visto che nel weekend è in arrivo la fascia “arancione” generale e dal prossimo 11 gennaio l’Italia intera verrà suddivisa nelle nuove fasce di colore: il Decreto Covid in vigore da ieri ha esteso le regole già viste con il Decreto Natale, mixandole con quelle del Dpcm in scadenza il prossimo 15 gennaio. Torna la divisione in “colori”, con la novità dei criteri modificati nel Dl “ponte” 7-15 gennaio: con indice di contagio Rt inferiore a 1 si resta in zona “gialla rafforzata” (divieto comunque di spostarsi tra Regioni); tra 1 e 1,25 la regione entra in zona arancione; superiore a 1,25 scatta il lockdown “rosso” con possibilità di uscire di casa solo con autocertificazione per “comprovata esigenze” (lavoro, salute, necessità).



La cabina di regia Cts-Ministero della Salute porterà il Ministro Roberto Speranza in serata alla firma delle ordinanze con le quali suddividere le Regioni in “rossa”, “arancione” e “gialla”: nella fascia più moderata dovrebbero rimanere le Regioni Friuli Venezia Giulia, Campania, Toscana e Molise, con Liguria e Marche che potrebbero rientrare in “giallo” nonostante siano con valori vicini alla soglia della fascia arancione. Rischio basso anche per Alto Adige e Trentino, mentre valutazioni devono essere fatte su Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta che pure dovrebbero rientrare in zona gialla dopo il weekend da “arancioni” come tutto il resto del Paese.

ZONA GIALLA: REGOLE E DIVIETI

Secondo le regole prorogate nell’ultimo Decreto Covid e in via di conferma anche nel prossimo Dpcm, portano le Regioni in zona gialla a non consentire comunque spostamenti tra le regioni: in termine tecnico, il Governo parla di “zona gialla rafforzata” esattamente come visto nell’ultimo Decreto Natale. I negozi sono aperti, la circolazione è libera all’interno della regione ma non è possibile “sconfinare” se non tramite comprovate esigenze (lavoro, necessità e salute) garantite dall’autocertificazione. Per il resto, le regole da fascia gialla restano le medesime viste fin qui: negozi aperti sempre, centri commerciali solo nei giorni feriali, bar-ristoranti tornano aperti anche con consumazione sul posto ma solo fino alle ore 18 (il Ministero della Salute valuta però dal prossimo Dpcm di inserire la chiusura dei locali di ristorazione nei weekend, al momento però è solo un’ipotesi), mentre si confermano serrate piscine, palestre, centri sportivi, musei, cinema e teatri.

Per la scuola, dal’11 gennaio in zona gialla potranno riprendere in presenza le scuole superiori con 50% degli studenti in classe e 50% in Dad (salvo diverse indicazioni delle singole Regioni, qui il calendario completo e aggiornato); è possibile andare nella seconda casa se tra i confini regionali, è sempre possibile il rientro a domicilio-residenza ma resta valido il coprifuoco notturno tra le 22 e le 5. Resta valida ovviamente la “deroga” sulle visite a parenti e amici in quanto resta libera la circolazione su tutto il territorio regionale.