Incredibile, ma vero: il Regno Unito può fare meglio degli USA in termini di aumento del PIL (Prodotto Interno Lordo, ndr) nell’anno 2021. La notizia è stata data da Goldman Sachs in una nota stampa ufficiale, nella quale si dice che la crescita del Pil dello United Kingdom è stimata del 7,8% per quanto concerne l’annata corrente, decisamente meglio di quanto previsto per gli Stati Uniti d’America e per l’Unione europea in generale. Una sorpresa difficile da pronosticare, anche in virtù alle numerose perplessità che avevano permeato la Brexit tanto voluta da Boris Johnson e che ora parrebbe giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del Paese.
Goldman Sachs, dunque, non solo ha ritoccato verso l’alto la stima iniziale effettuata dal Fondo Monetario Internazionale per il Regno Unito (+5,3%), ma ha anche preventivato una crescita maggiore a quella del Pil del colosso statunitense (+7,2%) e si tratterebbe probabilmente di un accadimento unico nella storia recente delle due nazioni.
REGNO UNITO MEGLIO DEGLI USA: VACCINI DECISIVI
Il Regno Unito registrerà dunque con ogni probabilità un incremento del Pil superiore a quello degli USA, grazie anche e soprattutto alla velocità con la quale è stata effettuata la campagna vaccinale sul suolo nazionale. Ad oggi, il 49% dei britannici ha già ricevuto almeno una dose di vaccino, un dato tra i migliori a livello mondiale e superato soltanto dal 62% fatto segnare da Israele. Anche sotto questo aspetto, la Gran Bretagna è nettamente davanti agli USA (41%) e all’Italia (ancora in ritardo e comunque sotto il tetto del 20%). Peraltro, nonostante la pandemia di Coronavirus in atto, stando a quanto riportato dal Fondo Monetario Internazionale il Regno Unito nel 2020 ha riguadagnato il titolo di quinta potenza economica a livello internazionale, per effetto anche della violenza con cui i contagi si sono abbattuti sull’India. Dopo questo traguardo, dunque, Boris Johnson si appresta a celebrarne uno altrettanto importante, con buona pace di Joe Biden e dell’Unione europea, attardate rispetto al fenomeno britannico.