VIA LIBERA DECRETO RAVE AL SENATO: ECCO LE NUOVE REGOLE COVID
Il Senato della Repubblica ha approvato con 92 voti a favore il Decreto Rave che disciplina, tra gli altri, le nuove regole Covid in vigore dal 2023: il testo ora dovrà essere discusso anche alla Camera prima di divenire legge entro la fine del 2022. Come anticipato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, all’interno del Dl Rave sono state inserire le seguenti principali norme sulla gestione della pandemia da coronavirus, cui seguiranno probabilmente ulteriori circolari del Ministero per tracciarne l’esatta applicazione. In linea generale, decadono quasi tutti gli ultimi obblighi rimasti dalla gestione precedente sul Covid-19 a guida Roberto Speranza.
– Resta in vigore l’obbligo di isolamento di 5 giorni per chiunque positivo al Covid, ma si potrà concludere tale periodo di quarantena senza fare il tampone di controllo. Resta da chiarire l’applicazione in base al tema della sintomatologia: sarà il Ministro Schillaci a definire le due strade previste nei casi di asintomatici o sintomatici dopo 5 giorni
– Scende da 10 a 5 giorni l’autosorveglianza dei contatti stretti con positivi al Covid: tale periodo andrà sempre osservato con mascherina Ffp2 al chiuso o dove c’è il rischio di assembramenti
– Abolito l’obbligo di Green Pass negli ospedali e nelle Rsa per familiari e visitatori dei pazienti: d’ora in poi in nessun altro luogo sarà più richiesto la certificazione “verde”
– multe no vax: sospese fino al 30 giugno 2023 per over 50, insegnanti e forze dell’ordine non in regola con le vaccinazioni
REGOLE COVID, COSA CAMBIA PER LE MULTE AI NO VAX
«Uno dei primi provvedimenti che ho fatto e’ stato quello di prorogare l’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa per la tutela degli anziani e credo che continueremo con questo tipo di raccomandazione. Dobbiamo continuare a portare la mascherina in determinate circostanze. E’ un atto di rispetto nei confronti dei più fragili»: lo ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo a “Zona Bianca” su Rete4 lo scorso 13 dicembre. Rispondendo alle critiche di opposizioni e medici che contestano al Governo Meloni di avere snellito e allentato le regole anti-Covid per il 2023, il Ministro e professore ha replicato «Insieme a tutto il Governo di cui ho l’onore e il privilegio di far parte non ho mai messo in discussione l’importanza dei vaccini per la battaglia contro Covid-19. Anche oggi sosteniamo pienamente la vaccinazione per le persone anziane, per i fragili e per i più deboli, contro l’influenza e anche la quarta dose anti-Covid».
Il tutto specie dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha definito legittimo l’obbligo vaccinale inserito dal Governo Draghi nel 2021: «credo che le sentenze vadano sempre accettate e rispettate. Però oggi siamo in una fase della pandemia diversa e quindi noi ci appelliamo soprattutto al senso di responsabilità dei cittadini e ci appelliamo soprattutto alle persone più fragili: proprio come per la vaccinazione contro l’influenza, loro vanno protetti e questo credo che oggi vada affrontato con uno spirito di reale responsabilizzazione», ha concluso Schillaci. In merito alle novità sul fronte multe ai no vax, sono stati approvati entrambi gli emendamenti a firma Lega: il primo prevede lo stop dell’invio delle sanzioni non ancora notificare ai non vaccinati (circa 2 milioni, ndr) fino al 30 giugno 2023; il secondo prevede il differimento del termine per pagare le multe invece già arrivate, anche qui fino all’estate 2023.