Cosa si può fare in zona rossa? A proposito delle regole previste, il Governo ha deciso di fare chiarezza sulla questione che riguarda le seconde case. Fonti di Governo, citate dal Corriere della Sera, hanno fatto sapere che dovrebbe essere consentito anche con l’entrata in vigore del decreto che ha sostituito il Dpcm raggiungere le seconde case, anche se si trovano in un’altra Regione e pure in zona rossa. Però a meno che non siano vietato da ordinanze regionali o comunali più restrittive. Questo quanto starebbe emergendo dalle Fan di prossima pubblicazione. Una scelta che fa discutere, perché attualmente in Lombardia, dove è in vigore la zona arancione rafforzata, non è permesso raggiungere le seconde case, ma da lunedì che passa in zona rossa in Lombardia dovrebbe essere consentito farlo, sempre salvo il caso che non vengano emanate ordinanze più restrittive decise dalle autorità locali.



Le Faq sul sito di Palazzo Chigi dovrebbero essere aggiornate a breve e mettere in chiaro che sarà possibile spostarsi verso le seconde case, ma solo se si è in possesso di un titolo per provare la proprietà, a condizione che la casa di destinazione non sia abitata da persone che non appartengono al nucleo familiare del proprietario. (agg. di Silvana Palazzo)



REGOLE ZONA ROSSA: CAOS SECONDE CASE

Scatterà da lunedì prossimo, 15 marzo, la nuova divisione a colori dell’Italia, e visti i casi in forte aumento tutto lo stivale si è colorato di arancione e rosso, ad eccezione della Sardegna che è rimasta bianca. In questo focus ci soffermiamo in particolare sulle regole per la zona rossa, e soprattutto sulla questione “seconde case”. L’argomento è sempre stato di estremo interesse da ormai un anno a questa parte, visto che, i possessori di altre abitazioni diversi dalla principale si domandano se possono raggiungerle o meno.

La risposta non è semplice, ma comunque comprensibile. Stando a quanto specificato dal nuovo decreto covid approvato ieri in Cdm, è possibile fare sempre rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, e a proposito, è possibile anche raggiungere le seconde case, anche se queste siano dislocate in un’altra regione o provincia autonoma (anche arancione e rossa), ma solo comprovando di avere “effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2”. Le seconde case, inoltre, non devono essere abitate da persone non appartenenti al nucleo famigliare in questione, e solo il nucleo vi si può recare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



REGOLE ZONA ROSSA: CHIUSI TUTTI I PARRUCCHIERI

A partire da lunedì prossimo praticamente mezza Italia diventerà zona rossa, e con l’avvento del governo Draghi e l’innalzamento del contagio, si è deciso di inserire delle misure più restrittive rispetto ai precedenti Dpcm. Fra queste vi è senza dubbio quella della chiusura dei parrucchieri, dei barbieri e degli estetisti nelle zone rosse, cosa che invece prima non avveniva. Una decisione che ovviamente fa storcere il naso ai migliaia di lavoratori della categoria, già falcidiati durante la prima ondata, quando proprio i parrucchieri rimasero per diversi mesi con le saracinesche abbassate. La Cna Benessere e Sanità di Bologna, lancia poi l’allarme in merito alla possibilità che si crei un mercato parallelo, ovviamente in nero, gli “abusivi” che si recano a casa dei clienti per tagliare i capelli, in barba alle misure covid e alla finanza: “Proprio perché vogliamo continuare a contribuire alla lotta alla pandemia – le parole di Giovanna Cacciatori riportate da BolognaToday – vogliamo lanciare anche un fortissimo grido d’allarme, insieme alle altre associazioni del settore perché la chiusura delle attività, che rischia già di mettere in ginocchio le imprese, non porti con sè il boccone avvelenato della nascita di nuovo lavoro nero e attività abusiva da parte di persone non qualificate che si recano nelle case senza alcuna forma di sicurezza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

REGOLE ZONA ROSSA, COSA CAMBIA: I DIVIETI

Le regole per le Regioni in zona rossa cambiano con il Governo Draghi. Chi sperava in un orientamento “aperturista” resta deluso, ma l’arrivo della terza ondata impone nuove restrizioni. Infatti, rispetto alle regole dell’era Conte, quelle in arrivo con il nuovo decreto sono ancora più rigide. Le differenze riguardano in primis la scuola: tutti gli istituti di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle superiori, devono chiudere in zona rossa. Niente più lezioni in presenza, ciò vale anche per i Comuni in zona rossa per ordinanza locale, a prescindere dal colore della regione. Solo gli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali possono continuare ad andare in classe. Per quanto riguarda le università, gli atenei devono stabilire quali attività formative indispensabili possono essere mantenute in presenza. Stesso discorso per esami e sessione di laurea. Le visite ad amici e parenti sono proibite: non c’è più la deroga ad un solo spostamento una sola volta al giorno in massimo due persone verso un’altra abitazione. Vietate anche le visite in carcere e alle persone ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero, da svolgersi a distanza. Devono chiudere anche parrucchieri e barbieri, così come i centri estetici.

SPOSTAMENTI, REGOLE IN ZONA ROSSA

Le regole per la zona rossa stabiliscono che si può uscire di casa solo per andare a fare la spesa, buttare la spazzatura, correre o portare fuori il cane nei pressi della propria abitazione, raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. Dunque, si può uscire dal Comune o dalla regione solo per motivi di lavoro, urgenza e salute. L’assistenza a persone anziane non autosufficienti, figli minori o attività di volontariato nell’ambito del Servizio civile nazionale, per l’addestramento di unità cinofile o assistenza agli animali restano tra le eccezioni. Anche gli atti notarili di compravendita sono tra motivi validi per gli spostamenti tra regioni. Se non vi sono ordinanze locali a vietarlo e si è nella seconda casa, si può rientrare anche fuori regione. Invece gli spostamenti verso le seconde case sono possibili solo per lavori urgenti. Quando ci si sposta in auto per necessità possono esserci persone non conviventi purché indossino tutti la mascherina, quindi il guidatore e due passeggeri al massimo per ogni fila di sedili posteriori. Non si può fare a meno dell’autocertificazione in zona rossa: è preferibile stamparla e compilarla.

REGOLE ZONA ROSSA: BAR, RISTORANTI E SPORT

In zona rossa bar, ristoranti e locali chiudono, ma sono sempre consentite le consegne a domicilio. Dalle 18 alle 22 è possibile l’asporto sia di piatti che di bibite da ristoranti, negozi al dettaglio di bevande ed enoteche, ma non da bar e attività simili senza cucina. I negozi sono chiusi, tranne quelli di prima necessità, quindi alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai e vivai. Ma la lista completa verrà resa nota insieme ai provvedimenti. Mercati e centri commerciali chiusi anche nei giorni feriali ma i negozi essenziali al loro interno possono restare aperti. Però a fare la spesa si deve andare uno alla volta per nucleo familiare. In zona rossa stop anche a tutti gli altri servizi alla persona tranne lavanderie, tintorie e pompe funebri. Palestre e piscine restano chiuse comunque, a prescindere dalla zona rossa. Ma è consentita la corsa o la biciclettata purché siano attività individuali, da svolgere nei pressi della propria abitazione e mantenendo due metri di distanza da chiunque. Se si finisce in un altro Comune nessun problema, purché lo spostamento sia funzionale all’attività sportiva e si ritorni nel Comune di partenza. Restano vietati gli sport di contatto, dal calcio al judo, a meno che non rientrino in competizioni sportive d’interesse nazionale. Vietata pure l’attività venatoria, mentre parchi e giardini cittadini restano aperti.