Reinhold Messner, il primo a conquistare i 14 Ottomila

Reinhold Messner, re degli Ottomila, è il fratello maggiore di Hubert, ospite oggi di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno. Nato a Bressanone nel 1944, Reinhold Messner è il secondo dei nove figli di Josef e Maria: “Avere tanti fratelli ed essere più grande significa capire subito che bisogna assumersi la responsabilità dei più piccoli”, ha detto l’alpinista a Oggi. Due fratelli sono morti in montagna: Günther, sul Nanga Parbat, nel 1970; Siegfried nel 1985 sulle Dolomiti. Reinhold Messner ha fatto la storia dell’alpinismo, conquistando per primo tutti i 14 Ottomila (alcuni scalati più volte). Il 16 ottobre del 1986 Reinhold Messner, all’epoca 42enne, ha raggiunto gli 8.516 metri del Lhotse – quarta montagna più alta della Terra – completando così la scalata di tutti i 14 ottomila, ovvero le vette sopra gli 8mila metri. Per raggiungere questo primato, Messner ha impiegato 16 anni, 3 mesi e 19 giorni.



Reinhold Messner: “In montagna si percepisce l’infinito”

Il primo ‘ottomila’ di Reinhold Messner, all’età di 26 anni, è stato il Nanga Parbat, raggiunto il 27 giugno 1970 lungo il versante Rupal assieme al fratello Günther, morto durante la discesa. L’8 maggio 1978 l’alpinista ha raggiunto gli 8.848 metri dell’Everest, per quella che resta la prima salita senza ossigeno. Tra le sue diverse imprese si ricordano: la traversata a piedi dell’Antartide, passando per il Polo Sud senza mezzi meccanici o animali (1990) e quella, sempre a piedi, del deserto di Gobi (2004). “Per me l’alpinismo tradizionale è cultura non uno sport, è un atteggiamento, è rispetto verso la montagna, perché ci misuriamo con la natura selvaggia”, ha detto Messner a RadioDeejay. E ha aggiunto: “Le montagne vanno lasciate come sono, la montagna è lentezza e silenzio. Si percepisce l’infinito”.

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