Relazione consenziente tra alunna minorenne e docente: condannato

A Milano un docente ha instaurato una relazione sentimentale con un’alunna che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. I fatti risalgono all’anno scolastico 2016/17 e la relazione tra docente e alunna sarebbe durata da ottobre a marzo. Ora il Tribunale ha confermato per l’uomo la sospensione dall’insegnamento e l’allontanamento dal mondo scolastico e pubblico, per sempre. La relazione tra i due sarebbe stata consensuale e la madre della ragazza ne sarebbe anche stata al corrente, ma questo non è bastato al Tribunale per scagionare l’uomo.



Il docente che ha avuto una relazione con l’alunna minorenne in Tribunale non ha rigettato le accuse, ma ha anzi confermato tutti i dettagli della vicenda. La ragazza era consenziente, sua madre era al corrente ed, infine, lei avrebbe anche compiuto i 18 anni nel periodo della relazione. Inoltre, sempre secondo la versione resa agli inquirenti, tutto sarebbe scaturito proprio da un interesse della studentessa, al quale il docente avrebbe dato adito e proseguo. Questo il racconto che lui avrebbe fatto sia in tribunale, che in Corte d’appello che, infine, in Cassazione, ma l’ultimo grado di giudizio avrebbe solamente confermato quanto deciso originariamente dal Tribunale, ovvero la sospensione a tempo dell’uomo dal ruolo di docente.



Relazione tra docente e alunna: “Venuto meno il ruolo educativo”

Insomma, a poco sono servite tutte le dichiarazioni rese dal docente che ha instaurato una relazione consenziente con un’alunna minorenne, come a poco sono serviti i ricorsi dell’uomo. I giudici hanno spiegato che “il disvalore della condotta emergeva in tutta la sua gravità considerando, da un lato, il ruolo di responsabilità e la funzione educativa assegnati al docente e, dall’altro, il fatto che gli studenti a lui affidati attraversano un’età obiettivamente critica”.

Inoltre, il fatto che la madre dell’alunna minorenne fosse al corrente della relazione con il docente è stata considerata un’aggravante visto che dopo un colloquio tra la donna e il professore, la relazione si sarebbe interrotta per un breve lasso di tempo. Secondo l’uomo non ci sarebbero state influenze nel rendimento della ragazza o del resto della classe per via della relazione, né la studentessa era stata bersagliata dai compagni di classe. “Instaurare una relazione sentimentale e sessuale con un’alunna, tanto più se minorenne, significava venir meno in modo radicale ai doveri e alle responsabilità insiti nel ruolo e disvelava la totale incapacità di discernere la sfera professionale da quella personale”, conclude l’ordinanza della Cassazione.