Via libera al Remdesivir da parte dell’agenzia europea del farmaco, l’Ema. Pur non trattandosi del farmaco salvavita, sarà certamente il primo che potrà essere impiegato specificamente nel trattamento delle polmoniti da Coronavirus. Dopo l’ok della Food and drug Administration arriva un secondo ed importante via libera, come da prassi. Il farmaco in questione – nome commerciale Veklury – non è stato creato esplicitamente per il Covid-19. In un primo momento era stato proposto per l’Ebola ma l’emergenza Coronavirus ha imposto un cambio di rotta e l’impiego di questa molecola tutta ancora da provare che la Gilead, azienda produttrice, ha messo a disposizione per l’emergenza distribuendola gratuitamente per il cosiddetto “uso compassionevole” in assenza di “valide alternative terapeutiche”. Gilead, come riporta Corriere.it, ha anche annunciato di avere avviato nuovi studi per mettere a punto la versione inalabile dell’antivirale ora somministrato tramite endovena. Il terzo passo sarà rappresentato dall’approvazione dell’agenzia italiana Aifa. L’infettivologo Massimo Andreoni ha parlato di “buona notizia” ma ha commentato: “Non è un farmaco risolutore. Non tutti gli studi hanno dato risposte così positive. Ora bisognerà capire quando sarà meglio usarlo, in quale fase della malattia. Speriamo non solo sui malati gravi”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ATTESO OK COMMISSIONE UE

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) dà il via libera al Remdesivir. Il comitato che tratta i medicinali per uso umano raccomanda l’approvazione condizionata all’immissione in commercio di questo farmaco per il trattamento del coronavirus. Ma potrà essere usato solo in adulti e adolescenti dai 12 anni di età con polmonite che richiede supporto respiratorio. Come si legge sul sito dell’Ema, si tratta del primo farmaco contro la Covid-19 a ricevere questa approvazione, ma ora si attende il via libera definitivo dalla Commissione Ue. Il Remdesivir, il cui nome commerciale è Veklury, è stato già approvato con le stesse modalità negli Stati Uniti. In considerazione dei dati disponibili, l’Agenzia europea del farmaco ha ritenuto che l’equilibrio tra benefici e rischi si sia dimostrato positivo nei pazienti con malattia grave. La valutazione del Remdesivir in Europa era stata avviata a inizio maggio, quando il farmaco, che è nato per contrastare il virus Ebola, veniva già usato in via sperimentale nel trattamento dei pazienti Covid in molti paesi, tra cui l’Italia.



REMDESIVIR, DOPO OK EMA SI ATTENDE VIA LIBERA UE

Il via libera definitivo spetta alla Commissione europea. Si tratta di un passaggio che di solito avviene 60 giorni dopo l’emanazione del parere tecnico del Comitato che si occupa dei medicinali per uso umano. Ma la Commissione Ue, informata dall’Ema nel corso della valutazione, accelererà il processo per concedere una decisione nel merito in pochi giorni e rendere quindi disponibile il prodotto in Europa. «Un’ottima notizia», il commento del professor Matteo Bassetti, ordinario di Malattie infettive dell’università di Genova e direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. «Noi ci avevamo creduto fin dal principio. A Genova abbiamo trattato il primo paziente già alla fine di febbraio. Speriamo sia presto disponibile anche in Italia», ha scritto su Facebook commentando il via libera dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) all’antivirale Remdesivir per il trattamento dell’intenzione da Sars-CoV-2.

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