Ospiti di Serena Autieri a Dedicato, Remo Girone e Victoria Zinny raccontano non solo le importanti tappe vissute nel mondo del cinema e del teatro, ma soprattutto quelle che hanno contribuito a legarli per sempre. È stato proprio l’amore per la recitazione a farli incontrare: “Ci siamo incontrati grazie all’agenzia degli attori. Stavo nella stessa agenzia e da lì non ci siamo più lasciati.”, ha raccontato Remo Girone, svelando che il segreto per stare insieme tanti anni è “Affrontare i problemi quando si presentano e risolverli, non metterli sotto al tappeto facendoli diventare delle montagne.”
Remo e Victoria, figlia di una nota scrittrice russa, si sono poi sposati civilmente ma per il matrimonio religioso bisognerà attendere qualche tempo. L’attore svela infatti che, inizialmente, non era nei loro progetti sposarsi in chiesa, poi però, una serie di vicissitudini, hanno portato la coppia a fare anche questo passo.
Remo Girone e Victoria Zinny: “Il matrimonio religioso dopo il tumore”
Remo Girone, a Dedicato, spiega quindi i motivi di questa decisione: “Io avevo superato un’operazione di tumore, 25 anni fa, ed è andato tutto bene. Al nostro rione c’era un prete molto simpatico, dopo aver sfiorato la morte, ho deciso che giusto fare anche quello religioso dopo il matrimonio civile.” Così, l’attore e Victoria Zinny sono diventati marito e moglie anche di fronte a Dio. “È stato come festeggiare che tutto era andato bene”, ha aggiunto la Zinny in merito.
Remo e Victoria, oltre che marito e moglie, sono anche colleghi e spesso hanno lavorato fianco a fianco. “Ci è piaciuto tanto lavorare insieme, ci piacevamo anche come attori. A Spoleto abbiamo avuto un grande successo con uno spettacolo teatrale di Giancarlo Sepe.” ha ricordato l’attrice. Girone, invece, ha spiegato come questo influisca nel rapporto personale: “La parte professionale entra molto anche nel rapporto a casa. Io, ogni volta che c’è un copione, chiedo consiglio a lei e viceversa.”, ha concluso.