Remo Girone è tornato da poco in Tv nella nuova fiction di Raiuno “Vostro onore“, con protagonista Stefano Accorsi nei panni di un giudice che arriva ad andare contro alla legge pur di difendere il figlio e impedire che possa avere problemi con la giustizia. Il personaggio dell’ex protagonista de “La Piovra” è legato proprio a quello del collega. lui veste i panni infatti di Federico Masieri, che svolge un ruolo di primo piano nel Tribunale di Milano.

Essere tornato a recitare in una serie è stata un’esperienza positiva per l’attore, che mancava ormai da tempo sul piccolo schermo. Nonostante questo, lui continua ad avere una grande passione per il cinema, che considera il suo primo amore: “Me ne sono innamorato quando ancora vivevo ad Asmara, in Eritrea – ha detto in un’intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni ‘ -. Lì teatro non ce n’era e divoravo il cinema. Ero affascinato da Salvo Randone. Dava l’impressione di vivere le situazioni più che recitarle”.

Remo Girone in Tv: non solo “Vostro onore”, i suoi progetti

Girone si è subito affezionato al suo ruolo in “Vostro onore”, a cui si è dedicato con la sua consueta professionalità: “Interpreto il Presidente del Tribunale di Milano, grande amico del protagonista. Masieri sta per andare in pensione e vorrebbe proprio Accorsi al suo posto“.

L’attore continua ad avere una grande passione per il suo lavoro e ha già diversi progetti a cui dedicarsi: “Non posso proprio lamentarmi. Ho appena finito di girare un’altra serie Tv in Svizzera, una vicenda drammatica dove sono un ex operaio delle gallerie e recito in francese. Poi ci sono altre cose in ballo in Italia, ma è presto per parlarne”.

Impossibile però non ricordare il personaggio che lo ha reso più celebre, quello di Tano Cariddi, il mafioso de “La Piovra, anche se questo spesso non rappresenta sempre un bene per un interprete: “Quel personaggio ha avuto successo forse perché era la prima volta che veniva mostrata la mafia dei colletti bianchi. Cariddi non era il tipo con la lupara, ma quello laureato, intelligente e arrivista. A Cariddi devo tanto, ma l’ho lasciato lì, sul set. La popolarità che mi ha dato è incredibile. Una volta ero a Nizza con degli amici che portavano assistenza ad alcuni senzatetto stranieri. A un certo punto un signore slavo mi riconobbe e mi disse: ‘Tu sei il mafioso della Piovra‘”.