Il vaccino Astrazeneca ha una complicanza rarissima – 1 caso su 500 mila persone – ma curabile in due giorni: è chiaro il professor Giuseppe Remuzzi. Intervenuto ai microfoni di Quarta Repubblica, il direttore dell’istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano ha esordito così: «Non è che tutti i problemi si risolveranno col vaccino, servirà fare anche altre cose. Ma vaccinare la maggior parte delle persone nel tempo più breve possibile è il segreto per risolvere questo problema».
Giuseppe Remuzzi è poi tornato sul caso Astrazeneca: «Quello che è successo è che gli scienziati tedeschi, non il governo, si sono accorti di un fenomeno che andava indagato. Il primo era un fenomeno molto grande, il fatto che ci fossero degli episodi trombo embolici associati al vaccino come sono associati alla malattia, e questo è stato risolto: non ci sono evidenze».
GIUSEPPE REMUZZI SUL VACCINO ASTRAZENECA
Giuseppe Remuzzi
ha aggiunto: «C’era però un fenomeno estremamente raro alla vaccinazione, che succedeva dai 4 ai 16 giorni dopo la vaccinazioni in giovane donne: numero di piastrine basso e trombosi, una complicazione rarissima ma non implausibile che possa essere legato alla vaccinazione. I ricercatori nel giro di ore hanno anche trovato la causa di questo fenomeno: hanno trovato gli anticorpi che sono capaci di legarsi alle piastrine in determinate condizioni e adesso sappiamo curare la malattia». Nessun dubbio, ha rimarcato Remuzzi, su sicurezza ed efficacia del farmaco anglo-svedese: «Il vaccino Astrazeneca è un vaccino fantastico, protegge del 70% chiunque lo fa contro la malattia con pochi sintomi e del 100% contro la malattia grave. Le morti risparmiate a causa del vaccinarsi con Az si vedono in Inghilterra, dove le morti oggi (ieri, ndr) sono 17. La complicanza rarissima oggi la conosciamo e la curiamo in due giorni». Clicca qui per vedere il video dell’intervista a Giuseppe Remuzzi.