Ha solo 17 anni Renata Arzani quando da sarta diventa operaia della Aros, una fabbrica metalmeccanica che le permetterà in seguito di diventare una esponente sindacale. “Sono entrata in un momento particolare della mia vita, molto particolare, avevo bisogno di questo lavoro”, racconta alla Web Tv della Cgil, “È stato un po’ un trauma per me entrare in Aros perché da un lavoro di sartoria sono entrata per la prima volta in una fabbrica metalmeccanica. Quando ho visto le prime trance, mi sono spaventata e mi sono chiesta che cosa avrei fatto se mi avessero fatto lavorare lì”. L’amore per il sindacato però inizia ancora prima in casa Arzani, dato che il padre di Renata aveva già compreso la sua importanza. “Portava a casa i bollini del sindacato, alla sera li contava per vedere se si trovava con i soldi che prendeva. Quindi per me il sindacato era una cosa importante per la difesa dei lavoratori”, aggiunge.

RENATA ARZANI, L’INGRESSO IN FABBRICA

La Arzani tra l’altro entra a far parte, nel ’62, di una delle realtà produttrici più importanti del territorio, “perché dava lavoro a tutte quelle donne che fino a quel momento non ne avevano la possibilità”. 500 dipendenti in tutto, per lo più operaie. Un periodo d’oro per Renata, che riuscirà a farsi subito delle amiche con cui condivide alcuni valori. “Credo di essere stata in grado di aggregare anche altre persone”, sottolinea nell’intervista. Per il suo lavoro nell’ambito sindacato e politico, Renata Arzani viene riconosciuta come Benemerita dal comune di Cormano. Un’onorificenza che, come ricorda il portale della cittadina in provincia di Milano, le è stata data lo scorso giugno in quanto “grande esempio di impegno, dedizione ed entusiasmo, da sempre al servizio di persone in condizioni di fragilità”.

RENATA ARZANI E L’IMPEGNO NEL SINDACATO

Il suo impegno nella Cgil nasce al fianco del padre, con cui inizia a lavorare per i tesseramenti di fabbrica nei primi anni Sessanta. Impiegherà solo un anno prima di entrare nella Commissione Interna del sindacato: “Non ho mai ammazzato il padrone, mi voleva anche bene, ma ognuno deve avere i suoi ruoli”. Sono anni tuttavia anche tragici per l’operaia, visto che rimarrà vedova con un bambino di 20 giorni. “Il sindacato mi ha aiutato a superare anche una fase della mia vita un po’ particolare”, sottolinea, “lavorando anche con le ragazze che non erano con me. Quando entravo in fabbrica e dicevo ‘guarda che c’è sciopero’, tutte venivano”. Oggi, sabato 9 novembre 2019, Renata Arzani sarà ospite de Le Ragazze in onda su Rai 3. Del suo periodo alla Aros ricorda inoltre la battaglia contro l’aborto, l’impegno per far capire alla popolazione il problema sanitario legato alla pratica. Senza considerare gli interventi per migliorare la postura delle operaie, mettendo sempre al primo posto la salute dei lavoratori.