Renato Carosone, chi era il cantautore e voce simbolo di Tu vuò fà l’americano

Renato Carosone viene ricordato come uno dei più illustri cantautori e pianisti italiani e, questa sera, verrà celebrato a Tale e quale show 2024 nell’interpretazione che Roberto Ciufoli dovrà fare di lui. Nato nella sua Napoli nel 1920, Carosone ha subito manifestato interesse verso il mondo della musica grazie anche ai suoi genitori: la madre possedeva infatti un vecchio pianoforte che lui sin da bambino iniziò a suonare, mentre il padre era un suonatore dilettante di mandolino e lo esortò ad iniziare a studiare musica.



Una lunga gavetta la sua, che ha fatto tappa in piccole formazioni di orchestre da ballo sino all’esperienza nel Trio Carosone al fianco del chitarrista olandese Peter Van Wood e del batterista-fantasista napoletano Gegè Di Giacomo; con l’addio di Van Wood nel 1952, la formazione fu rifondata e il trio si trasformò in un quartetto con l’aggiunta del chitarrista Elek Bacsik e del cantante Ray Martino. Carosone viene inoltre ricordato per essere stato il primo musicista della storia, al fianco dei suoi compagni di formazione, a debuttare nella nascente tv italiana il 3 gennaio 1954 nel programma L’orchestra delle 15.



Renato Carosone, com’è morto: l’addio nel 2001 a Roma

Renato Carosone è stato un raffinato interprete della musica leggera italiana e della canzone napoletana, non solo jazzista e pianista classico ma anche compositore. Il suo stile inconfondibile si riversa nella canzoni simbolo del suo repertorio, che hanno fatto la storia della musica italiana: da Maruzzella, che fu il suo primo grande successo, a Caravan petrol e ‘O sarracino, entrambe del 1958. Ma il più simbolico è sicuramente Tu vuò fà l’americano, un brano swing, jazz e piano che è diventato un successo nazionale ed internazionale.



Dopo un iniziale ritiro nel 1959, negli anni del suo boom, Renato Carosone tornò in scena nel 1975 con gli ultimi impegni della sua carriera. Il cantautore morì il 20 maggio 2001 nel sonno a Roma, nella sua casa, lasciando un’eredità importante nella scena musicale italiana.