Renato Carosone: l’artista morto nel 2001 a 81 anni
Renato Carosone è morto il 20 maggio 2001 a 81 anni. Il cantante si è spento nel sonno, nella sua casa romana. Ad accorgersi della morte, avvenuta nel sonno pomeridiano, sono stati la moglie Lita e il figlio Pino. La morte del celebre cantante, principale esponente del dopoguerra dello swing italiano, è stata annunciata da Maurizio Costanzo in diretta televisiva, a Buona Domenica.
Qualche anno prima, nel 1993, Carosone fu colpito da aneurisma cerebrale, ma grazie ad un ricovero tempestivo al San Camillo di Roma riuscì a riprendersi. Il 24 dicembre 1999 venne ricoverato per l’acuirsi di una fastidiosa asma, che lo aveva costretto a smettere di fumare. Nei mesi seguenti, ai problemi respiratori si sono aggiunti quelli circolatori. I funerali sono stati celebrati due giorni dopo nella Chiesa degli artisti in piazza del Popolo, a Roma.
Renato Carosone: la carriera e i successi
Renato Carosone (all’anagrafe Carusone) era nato a Napoli il 3 gennaio 1920. Carosone è stato il principale esponente dello swing italiano del dopoguerra. Tutto cominciò quando, dopo aver conseguito il diploma di pianoforte al conservatorio di Napoli, per aiutare la famiglia dopo che il padre Antonio, vedovo (la moglie Carolina morì nel 1927), aveva perso il lavoro, Renato a 17 anni decise di accettare la proposta di un impresario per andare a suonare in un locale di Massaua. Rimase in Africa fino al 1946. Tornato a Napoli costituì un primo gruppo musicale, il Trio Carosone: con Peter Van Wood alla chitarra e voce, e Gegè Di Giacomo alla batteria. L’altro incontro determinante per la carriera di Carosone fu quello con il paroliere Nicola Salerno in arte Nisa. La canzone più famosa di Carosone è “Tu vo’ fa l’americano”. Altri successi furono “Caravan petrol”, “Maruzzella”, “Pigliate ‘na pastiglia”, “Torero” e “O sarracino”.