Renato Carosone, maestro dello swing italiano, nasce nella Napoli dei vicoli popolari il 3 gennaio del 1920, e comincia la carriera a 17 anni. Diplomatosi in pianoforte al Conservatorio, va in Africa al seguito di una compagnia di varietà, restando in Somalia fino al 1946. Tornato in Italia, nel 1949 dà vita a un trio con il chitarrista Peter Van Wood e il batterista Gegè Di Giacomo, che lo accompagnerà negli anni del grande successo.Il primo grande successo è “Maruzzella”, composta da Carosone su testo di Enzo Bonagura nel 1954. Ma la svolta arriva poco dopo con l’incontro tra Carosono e il paroliere Nisa, al secolo Nicola Salerno. Nisa mostra a Carosono il testo di una canzone “Tu vuò fà l’americano”: il musicista in un quarto d’ora scrisse la musica. Nel 1957 nasce “Torero”, il maggiore successo di Nisa e Carosone: la canzone è stata tradotta in 12 lingue ed entrare anche nelle classifiche americane.



I grandi successi di Renato Carosone

Tra i più grandi successi che Carosone firma con Nisa riconiamo: “Pigliate ‘na pastiglia“, “O’ sarracino” e “Caravan Petrol”, grandi esempi dell’incontro tra Napoli, l’America e la commedia. Al culmine del successo, il 6 settembre del 1960, durante uno spettacolo televisivo Renato Carosone annuncia il suo ritiro. Per 15 anni rimane lontano dalle scene e nel 1975 ritorna sul palco alla “Bussola” di Viareggio, con un’orchestra di 20 elementi. Renato Carosone si è spento a 81 anni il 20 maggio 2001 nella sua casa di Roma. Ad accorgersi del decesso, avvenuto nel sonno pomeridiano, sono state la moglie Lita e il figlio Pino. Carosone ha racchiuso tutto il suo amore per la musica in “Lettera di un pianista”, in cui si rivolge alla musica come a una madre: “Tu sei la lingua più bella del mondo, la lingua che non si parla, eppure comprensibile a tutti, proprio tutti. È la lingua che parlano gli angeli in paradiso, perciò ti amo”.

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