Renato Pozzetto: “Così ho conosciuto Cochi”

Renato Pozzetto è uno dei volti più amati della comicità italiana. Artista poliedrico, cantante, attore e molto altro, ha fatto coppia per anni con Cochi. Al Corriere della Sera, ha raccontato: “Siamo nati tutti e due a Milano nello stesso quartiere e tutti e due, fatalmente, siamo stati sfollati durante la guerra a Gemonio. Nel 1942 una bomba ha beccato in pieno il palazzo dove abitavo e sono rimasto senza casa. A Cochi sua mamma aveva comperato una chitarra, suonavamo le canzoni che sentivamo alla radio”.



Dopo la fine della guerra, è tornato nel capoluogo lombardo: “Poi siamo tornati a Milano, in un alloggio del Comune: si chiamavano case minime ed erano abbastanza disumane, piccoli nuclei vitali in mezzo a cortili enormi. Poi ci siamo trasferiti dove c’era il capolinea del tram 3, nel quartiere Baia Del Re. C’era gente che si guadagnava onestamente lo stipendio, come mio padre, ma anche la malavita. Ho giocato con figli di gente complicata”. La loro vita artistica è svoltata quando “Agostino-Tinin Mantegazza e sua moglie Velia aprirono una galleria d’arte notturna frequentata da Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Poco dopo Tinin e Velia inaugurarono in un sottoscala il Cab 64: noi lì cantavamo le nostre canzoni milanesi. Cochi aveva pensato di fare un brano intitolato “A me mi piace il mare” e diceva: ” A me mi piace il mare, tanto, effettivamente… in occasione dell’estate, nonostante la stagione, ho comperato un canotto e un ombrellone, sono sempre in giro in spiaggia, qui le spese vanno su, ho bisogno di vederti, sì ma torna presto che non vivo più” . E tra una strofa e l’altra io spiegavo al pubblico cosa fosse il mare. Nasceva così la nostra vena surreale, la gente veniva a vederci, la voce girava”.



Renato Pozzetto: “Mi piacciono Checco Zalone e la Littizzetto”

Enzo Jannacci, racconta Renato Pozzetto, è stato “Il nostro più grande sostenitore, che diventò anche il mio medico di base. Nacque un’amicizia fortissima, nonostante lui fosse notoriamente Schizzo… Era un tipo nervoso, imprevedibile. Grazie al Derby arrivò la Rai, con Canzonissima che faceva 20 milioni di ascolti e poi anche il cinema”. Nell’intervista al Corriere della Sera, il comico ha raccontato anche alcuni aneddoti proprio su Jannacci: “Enzo amava le barche e finalmente se ne comperò una di 7 metri. Mi invitò a provarla: credevo mi portasse al mare, invece aveva decisa di tenerla all’Idroscalo. Ci ritrovammo in mezzo all’acqua, soli, con un freddo glaciale”.



Il famoso “taac”, ha racconto Pozzetto, “Lo diceva sempre un ragazzo simpaticissimo che frequentava il Derby, grosso scommettitore di cavalli: quando vinceva o le cose andavano per il verso giusto, lui diceva taac”. Un altro grande amico è stato Paolo Villaggio, che – come ha rivelato il cantante stesso – “incontravo anche per mare tra la Sardegna e la Corsica. Avevo la casa a La Maddalena, lui a Bonifacio, una casa stretta e lunga affacciata sulla falesia: ci parlavamo dalla barca al balcone, perché la roccia faceva da cassa armonica. Poi Renato Della Valle e Marcello Mastroianni”. Parlando invece della tv e del panorama artistico di oggi, Renato Pozzetto non ha dubbi su chi gli piaccia.Checco Zalone: non lo conosco bene, ma è un umorista vero e ha talento, suona e canta”, ha raccontato. Parlando di artiste donne, invece, “Tra tutte preferisco la Littizzetto, soprattutto fisicamente. Riguardo alle altre… Preferisco Totò”.