Renato Vallanzasca, uno dei criminali più efferati della storia del nostro Paese, ha protestato contro le manette. Come si legge sul Corriere della Sera tramite il sito online, presente in tribunale, Renato Vallanzasca ha protestato con il giudice Ilaria Simi De Burgis per via delle manette troppo strette. «Per me è stato faticoso venire qua oggi – ha raccontato l’ex criminale in aula, come si legge sul quotidiano di via Solferino – ho le mani a pezzi per le manette, mi procurano dolore ai polsi. Alla prossima udienza non ci sarò».



L’ex protagonista della “mala” milanese, ha oggi 72 anni, e venerdì mattina, nell’aula della sesta sezione penale del Tribunale di Milano, dove era presente per la richiesta della Procura di applicargli «l’isolamento diurno per ulteriori 6 mesi», ha effettuato la sua richiesta ai giudici. L’udienza, si legge ancora sul Corriere della Sera, è stata rinviata dopo pochi minuti per un impedimento del pubblico ministero. Stando a quanto emerso la difesa di Renato Vallanzasca, attraverso i legali Corrado Limentani e Paolo Muzzi, è pronta, a riguardo, a depositare una consulenza medico legale per segnalare dei problemi seri di salute sia dal punto di vista fisico che mentale, chiedendo poi al tribunale di Sorveglianza il «differimento pena» con detenzione domiciliare in una struttura.



RENATO VALLANZASCA, LA RICHIESTA DELL’ACCUSA DI OTTENERE LA SEMILIBERTA’

I giudici di sorveglianza, dopo che avranno fissato una nuova udienza, potrebbero accogliere le richieste dei legali di Renato Vallanzasca, disponendo una perizia sulle condizioni fisiche dello stesso.

Il Corriere della sera fa notare che già in un provvedimento dei giudici della Sorveglianza, attraverso cui era stata rigettata un’altra richiesta per ottenere la liberazione condizionale e semilibertà, vi si leggeva che Vallanzasca, che ricordiamo è stato condannato all’ergastolo per i crimini commessi, è un «uomo provato» non soltanto nel fisico ma anche nella mente, «segnato ovviamente da circa 50 anni di carcere». Inoltre, viene fatto notare che «a volte» appare «un po’ spaesato», allegando alla richiesta anche una documentazione medica con valutazioni neurologiche.