Renato Zero torna sulle scene con un disco che in realtà è un progetto editoriale, dal titolo “Atto di fede”, in cui ragiona sul suo rapporto con la religione. «Non può essere paragonabile ad un disco pop, perché non ha nessun tipo di appartenenza a quella tipologia di mondo», racconta a Tutti Frutti il cantante. Il disco è composto da 19 brani inediti di musica sacra, scritti e composti da Renato Zero insieme a pensieri e riflessioni di quelli che chiama “apostoli della comunicazione”, come Alessandro Baricco, Oscar Farinetti e Lella Costa.
«Fede forte? Sono stato un po’ contaminato in passato, perché ho avuto uno zio, fratello di mio padre, sacerdote e poi sono stato a scuola dalle suore a Trinità dei Monti, a piazza di Spagna». Ma c’è ben più di queste “influenze” secondo Renato Zero…
Renato Zero tra fede e musica: i concerti al Circo Massimo…
Renato Zero infatti racconta a Tutti Frutti: «Avendo sviluppato una tutela verso i ragazzi con la tossicodipendenza, ho avuto l’opportunità di fare amicizia con Don Antonio Mazzi, con Pierino Gelmini e tanti altri sacerdoti che hanno messo in atto questi recuperi con grande successo. Anche queste figure… ho voluto riposizionarle nella loro effettiva utilità. Non solo per il servizio sacerdotale, ma per l’apporto alla vita quotidiana».
Oltre al nuovo progetto,Renato Zero festeggerà 55 anni di carriera con quattro concerti al Circo Massimo. «Immaginiamoci dopo una pandemia, dopo le chiusure nette e feroci… Io non vedo l’ora di aprire questo sipario per andare a sciorinare di quello che ho scritto. Gli appuntamenti sono sempre diradabili, non hai mai il modo di soddisfare l’appettito di tutti i fan. Quindi, cercherò di essere intercambiabile, come lo sono stato a Villa Borghese».