Renato Zero shock, il ricordo della molestia subita da bambino

Renato Zero si è raccontato a cuore aperto in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Artista istrionico e geniale, ha ripercorso i momenti simbolo della sua vita e della sua carriera musicale, ricordando anche quando aprì il concerto di Jimi Hendrix alla fine degli anni ’60. Tuttavia c’è stato spazio anche per dolorose immagini stampate nella sua mente ed impossibili da dimenticare, come quando subì un episodio di pedofilia.



Una piaga della nostra società denunciata nel brano Qualcuno mi renda l’anima e che il cantante ha vissuto sulla propria pelle: “La gente mi diceva: Perché parli dei pedofili se non ci sono? Spesso per scrivere le mie canzoni si accendono le foto della memoria. Un giorno mi trovavo a piazza Augusto Imperatore con la retina per le farfalle e il mio cane. Un signore con la patta sbottonata mi chiese: “perché non vieni qui a prendere le farfalline?”. Immagini un bambino che assiste a una cosa del genere… Il Renato adulto porterebbe quel signore al commissariato“.



Renato Zero e i giudizi della gente: “Dell’apparenza sono stata vittima

Nel corso della sua carriera Renato Zero ha dovuto affrontare anche i giudizi, spesso impietosi, della gente. Parlando al Corriere della Sera dell’album d’esordio No! Mamma, no!, spiega come abbia voluto mettersi a confronto con le maschere, diventando presto un artista dalle innumerevoli sfaccettature: “Quel disco annunciava che sarei stato uno dalle mille facce. La maschera era un elemento di greci e latini, la preferivano alla diplomazia, al falso istituzionale, perché dava vita a un gioco in cui si può mettere alla prova l’intuito“.



Un modo per giocare con la doppia faccia e, al tempo stesso, scovare i giudizi della gente che spesso si limitano alla sola apparenza delle cose: “Quando vedo uno che non riesco a decifrare mi viene voglia di guardargli dentro per capirlo. Io dell’apparenza sono stato vittima ogni volta che mi volevano affibbiare un’etichetta solo perché guardavano la confezione. Il bisogno fa l’uomo ladro. Quando hai fame, di qualsiasi cosa, ti fai lucertola, pachiderma, scimmia“.