Fra le auto elettriche più attese dagli appassionati vi è senza dubbio la nuova Renault 5, il remake green della storica vettura che popolò le nostre strade dagli anni ’70 ai ’90. L’azienda transalpina punta moltissimo sulla piccola hot hatch anche per aumentare le vendite dei suoi modelli a zero emissioni, e per farlo sta pubblicizzando in questi giorni una funzione inedita della stessa Renault 5, la sua batteria V2G (Vehicle-To-Grid), primo modello del marchio francese a montare questa tecnologia.



La particolarità del propulsore elettrico, come sottolinea stamane anche il quotidiano Le Monde, è il fatto che la Renault 5 potrà essere ricaricata dalla wallbox domestica ma nel contempo restituire dell’energia pulita all’abitazione dove è collegata attraverso il servizio Mobilize V2G. Al momento si tratta di una funzione che sarà disponibile solo in Francia e Germania, quindi nel Regno Unito dal 2025, ma non è da escludere che in futuro, in caso di vendite importanti, possa arrivare anche in Italia. Ma come funzionerà questa tecnologia? Renault 5 sarà dotata di un caricabatterie a due direzioni che comprende una parte hardware e una software, quest’ultima dedita alla gestione della corrente.



RENAULT 5, LA BATTERIA INEDITA: QUANDO C’E’ IL PICCO DI CONSUMI…

Inoltre, assieme alla vettura si potrà acquistare la Mobilize Powerbox, la stazione di ricarica bidirezionale progettata in collaborazione col team di Software Republique. Infine ci sarà il contratto con Mobilize per la fornitura elettrica fornita da The Mobility House, che impiega solamente energia senza carbone, e che permetterà di ottenere reddito dall’energia che verrà restituita alla rete.

Nel momento di picco dei consumi, quando il costo dell’elettricità è storicamente più elevato, la Renault 5 sarà in grado di interrompere la ricarica, fornendo invece energia al resto dell’abitazione. In caso invece di abbondanza nella rete la vettura si ricaricherà. Inoltre, tramite la R5 si possono alimentare apparecchiature esterne come ad un esempio un barbecue o un’aspiratore per pulire gli interni dell’auto. Di fatti la vettura francese può fornire l’energia identica a quella fornita da una comune presa di corrente da 220 Volt.