Pochi giorni fa si è parlato dell’aggiornamento delle rendite catastali e dell’adeguamento in riferimento a chi ha utilizzato il Superbonus. Ad aver lanciato l’allarme sarebbe stato il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti.
Le sue parole però non hanno mai trovato un riscontro effettivo con la Manovra 2025, dove non c’è nessuna novità riguardo al famoso adeguamento delle rendite catastali aggiornate post Superbonus. E in effetti il Ministro stesso ha confermato che il suo discorso era riferito alla legge di Bilancio scorsa.
Rendite catastali adeguamento: come stanno le cose?
Dopo l’accenno all’adeguamento sulle rendite catastali sugli immobili oggetto degli interventi del Superbonus, non sono mancate le critiche dei cittadini. Le perplessità dopo aver ascoltato le parole di Giorgetti erano molteplici, la più comune riguardava delle potenziali multe.
Al momento c’è solo una certezza dettata e contenuta nel Testo Unico dell’edilizia: una volta conclusi i lavori, il proprietario dell’immobile ha 30 giorni di tempo per fare richiesta al Comune in merito alla variazione catastale.
L’invio della pratica al Comune non significa obbligatoriamente variare la classe dell’immobile oppure la rendita catastale, questo dipende dai lavori di ristrutturazione effettuati e alcune circostanze particolari, come ad esempio:
- Quando i vani dell’unità immobiliare aumentano;
- Quanto aumenta la volumetria dell’unità immobiliare;
- Quando il valore il valore dell’unità immobiliare cresce di almeno il 15%.
Il legame tra le rendite catastali e il Superbonus è inevitabile. Con l’intervento edilizio infatti, si mira ad aumentare l’immobile di almeno due classi, con conseguente accrescimento del suo valore.
Avviso di accertamento
L’avviso di accertamento viene mandato dall’Agenzia delle Entrate nel momento in cui il contribuente non procedere all’invio dell’adeguamento delle rendite catastali a fronte degli interventi edilizi effettuati nell’immobile.
Sarà a quel punto l’amministrazione tributaria ad attribuire in modo automatico la nuova rendita castale dell’immobile in oggetto.
Nel caso in cui i dati riportati nella notifica di accertamento risultassero corretti, non sarà necessario adempiere in alcun modo. Diversamente, in caso di incongruenze o errori il contribuente potrà presentare un ricorso o sottoporre al riesame la pratica inviatagli.
Per tutelarsi da eventuali errori gli interessati possono accedere alla sezione correttiva dei dati catastali e dopo aver effettuato l’accesso con SPID procedere alla richiesta.