Renè Arnoux, storico ex pilota della Ferrari, capace di sfiorare il titolo mondiale nel 1983, ha rilasciato una frizzante intervista stamane ai microfoni del quotidiano Libero. Il transalpino sgancia bordate a destra e a manca, a cominciare dalla Formula 1 di oggi: «Non mi piace affatto. Ai miei tempi il pilota valeva il 50% nel rapporto con la macchina, ora il 25% e la monoposto il 75%. In F1 vincono la tecnologia, le strategie ai box e le gomme. Il povero pilota incide al minimo».
Anche Max Verstappen viene messo in discussione da Arnoux, che precisa come lo stesso olandese sia molto forte «Ma senza Adrian Newey che gli progetta ogni anno una Red Bull spaziale sul versante aerodinamico, dove sarebbe? I tre titoli mondiali li avrebbe vinti?». Secondo Arnoux Verstappen non avrebbe vinto con una Hass, ma in ogni caso ammette: «E’ un gran pilota. Il migliore attualmente».
RENE ARNOUX: “HAMILTON-FERRARI, TUTTO SBAGLIATO”
Si passa quindi al capitolo Ferrari, a cominciare dallo sbarco di Lewis Hamilton a Maranello, in arrivo nel 2025: «Voto all’operazione? Basso. Mi spiegate il significato di averlo annunciato con un anno di anticipo? È stata soltanto un’operazione di marketing, pure poco lineare. Il 2 marzo inizierà una stagione dove Sainz, umiliato, sarà costretto a guidare una Ferrari che non crede più in lui. Altro che parlare di professionismo e serietà. E Hamilton l’ha combinata grossa. Ha mollato la scuderia che gli ha dato per anni una monoposto imbattibile e lo ha fatto con poca educazione. Quasi sbattendo la porta».
Secondo Arnoux si è trattato quindi di un’operazione “sciocca” «Bastava tenere tutto sott’acqua e fregarsene del resto, cioè del marketing». Sulla Ferrari SF-24, presentata due giorni fa: «Ho visto le fotografie e mi sembra che la macchina sia stata migliorata in tanti particolari. Ma da qui a dire che vincerà il mondiale ce ne passa», prevedendo poi 3-4 successi ma “tutti di Leclerc”.
RENE ARNOUX: “LECLERC? FRENATO DA BINOTTO”
E per il monegasco Arnaux ha una sua teoria: «È stato molto frenato da Binotto che stava dalla parte di Sainz e lo ha ostacolato per anni. Inoltre Leclerc ha guidato delle Ferrari piene di problemi. Per questo andava oltre le righe e sbagliava spesso. Ci ha messo anche del suo ma con una macchina finalmente a posto limiterà gli eccessi».
Chiusura dedicata ai suoi anni passati a Maranello, «Ogni istante è stato magico, con i tifosi ma soprattutto con il Drake (Enzo Ferrari, ndr). Mi voleva bene. Quando provavo le Ferrari a Fiorano, all’ora di pranzo mandava il segretario con l’invito a pranzo. Uscivo dall’abitacolo e andavo nel suo ufficio. Davanti ai tortellini parlavamo di tutto, anche di donne. Le adorava. E quando gli raccontavo mie cose segrete, si versava il lambrusco e ascoltava interessato». Poi svela: «Sono astemio e non ho mai accettato quel bicchiere di lambrusco che mi offriva puntualmente. Il Drake mi guardava male. Uno sgarbo che non riesco a perdonarmi».