Si arricchisce di particolari il “Facebook-gate” che vede protagonista il premier Giuseppe Conte per una storia conto Matteo Renzi prima condivisa e poi rimossa. Secondo quanto riportato da Facta.news, potrebbe esserci un collegamento tra questa vicenda e l’attacco coordinato al Capo dello Stato Sergio Mattarella nel 2018. Ripartiamo dalla “storia” pubblicata sull’account Facebook del presidente del Consiglio. La pagina Infopolitica che compare dopo lo “swipe up” rimandava al sito InformazioneVera, che non risulta più attivo ora. Questo sito comunque non è nuovo alla cronaca della politica italiana, perché già nel 2018 un articolo di Repubblica ne parlava come nodo centrale del network di pagine di propaganda pro-M5s che nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2018 erano state coordinate per l’assalto online al Quirinale.



Quelli erano i giorni caldi in cui Sergio Mattarella aveva bocciato l’ipotesi di affidare a Paolo Savona il ministero del Tesoro. L’allora capo politico M5s Luigi Di Maio telefonò a Che tempo che fa parlando apertamente della necessità di «mettere in stato d’accusa» il presidente della Repubblica. Sui social si mise nel frattempo in modo una macchina imponente di propaganda che con un attacco coordinato su Twitter mandò in tendenza l’hashtag #MattarellaDimettiti. Qualcosa di simile accadde su Facebook con la regia di InformazioneVera, riportava Repubblica. (agg. di Silvana Palazzo)



IL PROFILO FACEBOOK DI CONTE HACKERATO?

Lo staff del premier Giuseppe Conte, che in questi minuti si è recato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale, ha annunciato di aver avviato un’indagine interna per chiarire la vicenda della “storia” su Facebook contro Matteo Renzi. E ha colto l’occasione per prendere le distanze da quanto accaduto. «Alcuni minuti fa sulla pagina Facebook ufficiale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte è apparsa una storia che non è mai stata autorizzata né da Conte né dal sottoscritto e che pertanto è stata immediatamente rimossa», scrive Dario Adamo, responsabile editoriale web e social media del presidente del Consiglio, come riportato da Repubblica. Nel comunicato sottolinea che sono stati pubblicati contenuti «da cui il presidente del Consiglio ed il suo staff comunicazione si dissociano totalmente, poiché in contrasto con il modo di pensare e di intendere la politica da parte del presidente Conte». A tal proposito si precisa che Giuseppe Conte «ha sempre avuto come punto di riferimento il “rispetto della persona”, anche di coloro che, nell’ambito del confronto politico, possono ritrovarsi su posizioni diametralmente opposte». Pertanto, sono in corso «verifiche interne per accertare come sia potuta avvenire la pubblicazione di un simile contenuto». Lo staff di Conte non esclude l’ipotesi «di un tentativo di hackeraggio da parte di qualcuno che in un momento così delicato come questo potrebbe aver agito intenzionalmente per danneggiare l’immagine del presidente». (agg. di Silvana Palazzo)



“RENZI A CASA”, IL GIALLO DELLA ‘STORIA’ DI CONTE

Il profilo Facebook del premier Giuseppe Conte è stato hackerato? La domanda è d’obbligo in base a quanto accaduto nelle ultime ore, con la crisi di governo aperta. È comparsa, infatti, una “storia” del presidente del Consiglio contro Matteo Renzi che rimandava ad un link molto particolare. Ma andiamo con ordine. Il contenuto della “storia”, che ovviamente poi è stata rimossa, mostrava il premier e Matteo Renzi con il seguente messaggio: “Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo”. Inoltre, compariva un link tramite lo “swipe up” con cui si accedeva alla pagina del gruppo pubblico “Conte premier – Renzi a casa!”. Questo gruppo risulta essere amministrato da “Infopolitica”, una pagina di agenzia media-stampa che rimanda ad un sito internet “informazione vera” che però risulta inesistente. La “storia” non è rimasta a lungo online, ma non poteva passare inosservata. Non è escluso, dunque, che il profilo Facebook di Giuseppe Conte sia stato hackerato, anche se al momento non ci sono certezze.

GIUSEPPE CONTE E IL GIALLO DELLA STORIA SU RENZI

Lo staff media di Palazzo Chigi ha negato di aver pubblicato la “storia” in questione in cui si rimanda al gruppo sopraccitato. “Stiamo facendo verifiche per capire cosa è successo, ma io e il mio staff siamo estranei alla cosa”, ha spiegato Dario Adamo, responsabile media, ai microfoni dell’AdnKronos. Quel che è preoccupante è che qualcuno possa essersi allora impossessato della pagina social del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per condividere una “storia” tramite l’account privato e certificato di Facebook. Come evidenziato da Il Giornale, il gruppo a cui rimandava il link è stato creato proprio nella giornata di oggi, 14 gennaio 2021, tra le 10 e le 11 del mattino, con l’obiettivo di arrivare a 10mila iscritti. “G. Conte Premier. Italia viva a casa. Arriviamo a 10mila iscritti, invitiamo tutti i nostri amici di Facebook”, si legge infatti in uno dei messaggi in evidenza sul gruppo social. Ancor più eloquente il messaggio firmato da Infopolitica contro Matteo Renzi e poi cancellato: “È partita ora la campagna a supporto di Conte per mandare Renzi a casa. Serve l’aiuto di tutti. Invitate altri amici in questo gruppo. Arriviamo a 10mila iscritti”.