Politica internazionale, riflettori accesi sulla situazione in Afghanistan: Matteo Renzi bacchetta Joe Biden. Il leader di Italia Viva, intervenuta ai microfoni di Repubblica, ha definito un errore il ritiro delle truppe Usa dal Paese: «Rispetto ma non condivido la posizione di Biden, in linea con Trump che per primo voleva l’accordo coi talebani. Con loro è impossibile».



«Un secolo fa Churchill definì i membri della tribù Talib “feroci come le tigri ma meno puliti: altrettanto pericolosi ma meno aggraziati”. Non è cambiato molto», ha aggiunto Matteo Renzi: «Piango pensando alle donne di Kabul che saranno private di ogni diritto. Come può il mondo libero tollerare una sconfitta di tali proporzioni?». L’ex premier s’è poi soffermato sul G20 in programma a Roma tra due mesi e ha sottolineato che, tra i vari temi, sarebbe necessario riaprire il dossier “terrorismo internazionale”.



MATTEO RENZI TRA REDDITO DI CITTADINANZA E DDL ZAN

Nel corso della lunga intervista a Repubblica, Matteo Renzi è poi tornato sul dibattito sulla cittadinanza ed ha sottolineato che Italia Viva è a favore dello Ius Culturae: «Per essere italiani non serve vincere alle Olimpiadi, deve bastare un ciclo di studi». Dopo una previsione sul ddl Zan – la legge verrà votata con modifiche su identità di genere e libertà d’opinione – Matteo Renzi s’è soffermato sul reddito di cittadinanza e sulla sua battaglia per abolirlo: «La lotta alla povertà si fa con il lavoro, non coi sussidi. E con lo studio. Sei mesi fa sembrava impossibile cambiare questa misura. Ora per paura del referendum sono tutti d’accordo». E il senatore di Rignano è pronto a lavorare per migliorare la parte sulle politiche attive: «Ma per farlo serve una modifica costituzionale del titolo V. Alla fine si torna sempre lì. E anche su questo, come hanno già fatto sulla giustizia e sul garantismo, i 5Stelle prima o poi scriveranno una lettera e diranno che avevamo ragione noi».

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