Né con l’ammucchiata Letta-Calenda, né con Berlusconi: Italia Viva va alle elezioni in solitaria. Matteo Renzi è netto e lo ha ribadito anche nell’intervista rilasciata a RTL 102.5, nel corso di “Non stop news”. Il senatore di Rignano ha esordito parlando del suo rapporto con il Cavaliere, complice il contatto avvenuto durante il Quirinale e tornato di moda negli ultimi giorni: “Per le elezioni? Caro Silvio, no grazie. Non partecipiamo al centrodestra perché c’è chi ha sempre votato contro Mario Draghi. Siamo stati e saremo dalla pare di Draghi. Ho ascoltato ieri Berlusconi, l’ho ascoltato con piacere. Lo ringrazio per avermi detto che sono intelligente”.



Matteo Renzi ha ribadito di nutrire grande rispetto nei confronti di Berlusconi e ha sottolineato che in campagna elettorale bisogna avere il coraggio di non attaccare gli avversari. Passando alla strategia di Iv, l’ex primo ministro è convinto che il coraggio darà risultati: “Se guardo gli schemi della politica: tutti si stanno mettendo d’accordo, cancellando le proprie idee per la certezza del seggio. Non sono Di Maio che si fa eleggere con il simbolo del Pd. Io sono uno che preferisce andare da solo in questa Babele di coalizioni. Il coraggio pagherà”.



RENZI: “CALENDA HA BUTTATO VIA OPPORTUNITÀ”

Renzi si è poi soffermato sui cavalli di battaglia di Italia Viva, in primis c’è da combattere l’inflazione. L’ex sindaco di Firenze ha ribadito che l’aumento del costo della vita non è del 7-8% come viene raccontato, ma molto più alto. Il ceto medio deve ricevere più quattrini, il suo pensiero: “Bisogna partire da un’idea: non si deve spendere sui sussidi come sta accadendo in questi anni. Il reddito di cittadinanza è diventata una truffa ai danni dello Stato”. Poi Renzi è tornato su alcune considerazioni del leader di Forza Italia: “Ieri Berlusconi da questa radio ha fatto un ragionamento su di noi. Ci sono due modelli diversi di far politica: c’è chi pensa che le idee contino meno degli scranni parlamentari e chi invece vuole prima le idee e poi lo scranno. Se il centrosinistra avesse detto “Siamo per l’agenda Draghi” avrei detto sì. Ma ora si tengano le loro patrimoniali”. Infine, una battuta su Calenda, che ha preferito l’alleanza con Letta anziché puntare ad un polo riformista del 10%: “Ha buttato via una grande opportunità […] Non lo attaccherò mai sul piano personale, chi lo fa significa che non è sicuro delle proprie idee. E io sono sicuro delle mie idee”.

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