Matteo Renzi lancia un messaggio al premier Conte: il nuovo Dpcm va modificato. Il leader di Italia Viva, nella sua e-news, si è soffermato sui provvedimenti lanciati per contrastare l’esponenziale aumenti di casi positivi in Italia ed a suo avviso molte delle misure non sono all’altezza. L’ex presidente del Consiglio ribadisce che «chiudere di nuovo le scuole è una ferita devastante. Servono i tamponi rapidi a scuola, non i banchi a rotelle». Ma non solo: «Servono le aziende private per i trasporti, non complicate regole sulla didattica a distanza. Servono più posti in terapia intensiva, più personale sanitario e un sistema di tracciamento degno di questo nome, non generiche raccomandazioni ai cittadini. Serve far funzionare in modo efficiente e sicuro la macchina dei test, non chiudere i teatri e i ristoranti che rispettano le regole, perché questo crea un effetto a catena in tanti settori». Entrando nel dettaglio, Renzi ha spiegato che i ministri di Iv stanno combattendo per salvaguardare ristoranti e filiera collegata. Ed è già pronta la lista delle richieste di modifica al Dpcm…
MATTEO RENZI: “CHIEDEREMO A CONTE DI MODIFICARE DPCM”
Oltre alla richiesta di puntare sulle 4T – tamponi rapidi, terapie intensive, trasporti e tracciamento – Matteo Renzi chiederà al premier Conte di rivedere le chiusure dei luoghi di cultura e di sport. Senza dimenticare ovviamente la chiusura dei ristoranti alle 18, definita tecnicamente inspiegabile: «A cena il Covid fa più male che a pranzo? E per chi si era attrezzato valgono le stesse regole? Ci rendiamo conto del danno economico devastante?». Riflettori accesi anche sugli effetti sull’economia e sul rischio di fare schizzare la curva del debito solo per le emergenze e senza una visione strategica. E riecco l’appello per il Mes: «La verità, cari amici, è che col virus dobbiamo convivere non solo tre settimane. Dobbiamo arrivare al vaccino, dobbiamo distribuire bene il vaccino, dobbiamo organizzare una logistica per il vaccino che sia esattamente l’opposto della gestione logistica del tampone. Ci aspettano ancora settimane difficili, bisogna convivere con il Coronavirus».