Ieri si parlava di «fine del teatrino», oggi Matteo Renzi sembra porre un ultimatum al premier Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva ha scritto un lungo post su Facebook e non ha usato troppi giri di parole per fare il punto della situazione: «Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo. Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cosiddetti responsabili». E Renzi ha ricordato quali sono le proposte del suo partito: «sblocco con i commissari dei cantieri fermi; eliminare o modificare il reddito di; Giustizia Giusta e cambiare le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia». Infine, ha tenuto a precisare: «Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti. Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro. Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri. Con una parola: noi facciamo politica, non populismo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RENZI: “CONTE MI HA INVIATO UN MESSAGGIO”
Matteo Renzi esce allo scoperto il giorno dopo la sua ospitata a Porta a Porta che non è passata di certo inosservata. Attraverso una conferenza stampa in Senato, l’ex premier ha teso la mano al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, dicendo: «Ieri il presidente del Consiglio, dopo il mio intervento in Senato, mi ha inviato un gentile messaggio. Ci siamo scritti in questi giorni e credo che la cosa più pulita, più seria sia quella di vederci di persona la settimana prossima. Le telenovelas funzionano quando poi c’è un elemento di chiarezza». Renzi ha poi aggiunto, facendo capire di essere intenzionato a trovare la quadra: «Conto di poter mettere la parola fine a questo teatrino. Noi siamo stati gli argini e gli angeli del buonsenso, e continueremo a farlo sia che stiamo nella maggioranza sia che stiamo nell’opposizione. Noi vogliamo un’Italia viva e non un’Italia che vivacchia». Nell’incontro con il presidente del consiglio l’ex sindaco di Firenze porterà «il nostro decreto per lo sblocco dei cantieri e lui farà le valutazioni che crede e noi faremo le nostre». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RENZI “ELEGGIAMO DIRETTAMENTE IL PREMIER”
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha presentato la sua proposta inedita in occasione della puntata di ieri sera di Porta a Porta. Rivolgendosi a tutte le forze politiche, ha messo sul tavolo la possibilità che il presidente del consiglio venga eletto direttamente dal popolo. Renzi ha parlato di Sindaco d’Italia con Bruno Vespa: “Io faccio un appello a tutte le forze politiche a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Salvini, Meloni e Berlusconi. A tutti. Siccome così non si va avanti portiamo l’unico modello istituzionale che funziona, quello dei sindaci, a livello nazionale. Per me la soluzione è elezione diretta del presidente del Consiglio”. Renzi ha annunciato una raccolta firme per corroborare la sua proposta, per poi aggiungere: “Tutti noi dovremmo darci una regolata. E per primo io. Non credo che una persona da sola possa decidere tutto. Ma non credo neppure che in questa fase politica si vada avanti con questi equilibri. E’ maturo il tempo di dire che così non si va avanti”.
RENZI SU BONAFEDE: “SE NON SI TROVA ACCORDO LO SFIDUCEREMO”
L’ex presidente del consiglio ha quindi ribadito la sua sfiducia nei confronti del ministro della difesa, Bonafede, “Penso proprio che se non si troverà un accordo entro Pasqua sulla giustizia chiederemo la sfiducia individuale per il ministro della Giustizia”, aggiungendo comunque che il governo non cadrà se non prima del 2021, anche in caso di dimissioni del Guardasigilli. “Sono stati giorni molto brutti – ha poi aggiunto sul tema Prescrizione – inspiegabili per chi ci ascolta da casa. Io sulla giustizia non ho cambiato idea: il Pd sì. Non voglio diventare la sesta stella“. Quindi, tornando a Conte, ha spiegato: “Non ho nessun problema personale con Conte. Se vuole fare il governo istituzionale sul modello del Nazareno inizi a cancellare il reddito di cittadinanza che è stato un fallimento. E metta quei soldi nel taglio delle tasse alle aziende”. Infine, sulla possibilità di un’uscita dal governo di Iv, Renzi ha concluso: “Questo governo deve verificare se va avanti o no. Se invece loro ci vogliono togliere, noi togliamo il disturbo”.