Tanti gli argomenti toccati da Matteo Renzi, ospite ieri su La7 a In Onda. L’ex presidente del Consiglio ha iniziato parlando dello scenario politico che pensa si paleserà tra qualche tempo: “Io vedo una Lega che si avvicinerà sempre di più al PPE e Forza Italia che starà con la Lega; dall’altra parte vedo la sinistra del Pd che starà come sta già con i Socialisti Europei; noi, insieme ad altri, possiamo sfruttare lo spazio politico-europeo che si chiama Renew Europe che è quello di Macron, di Bettel, che è quello riformista e liberal-democratico“. I primi fuochi d’artificio, però, Renzi li lancia sul tema di questi giorni: la riforma della giustizia. Interrogato da Gaia Tortora sul compromesso raggiunto dal premier Draghi con il MoVimento 5 Stelle, decisivo per ottenere l’ok all’unanimità, Renzi dichiara: “Noi l’abbiamo accettato perché rispetto alla riforma Bonafede è un passo in avanti” ma, precisa il leader di Italia Viva “tutte le mediazioni che fa il Governo non è che cancellano il Parlamento” che “è sovrano“. La partita sulla giustizia, per stessa ammissione di Renzi, è ancora aperta.



Renzi: “M5S non aprirà crisi di governo, non vogliono andare a casa”

Secondo Renzi non è alle viste il rischio di una crisi di governo, nonostante le fibrillazioni nel MoVimento 5 Stelle (“Si stanno distruggendo da soli“), questo perché “per motivi più o meno nobili – ad esempio l’indenità da parlamentare – sono proprio i grillini a non voler fare finire questa legislatura perché la volta passato hanno preso il 33%. Ora si passa da 1000 a 600 parlamentari“. Il senatore di Rignano lascia dunque intendere che molti M5S perderebbero lo scranno in Parlamento, ma la conduttrice, Concita De Gregorio, gli fa notare maliziosamente che questo rischio c’è anche per il suo partito. Renzi però non si scompone: “Noi innanzitutto siamo soltanto 40 e non abbiamo preso il 33% alle scorse elezioni. E poi siamo ex sindaci, consiglieri provinciali, comunali. Abbiamo fatto gavetta, conosciamo la fatica di fare riuoni nelle sezioni e di attaccare manifesti. Non ci spaventa, altrimenti non ci saremmo dimessi“.



Renzi: “Fedez non conosce il ddl Zan: sfondoni pazzeschi”

Immancabile un riferimento alla vicenda dello scontro con Fedez e Chiara Ferragni sul ddl Zan. Renzi si toglie più di un sassolino dalle scarpe: “Fedez ha fatto una diretta Instagram di un’ora sul Ddl Zan e abbiamo capito che non lo conosce, proprio non sa. Ha detto ‘il giornalista’ Scalfarotto. Ha fatto degli sfondoni pazzeschi. Guardatela perché è divertente. Non sa di cosa parla. Perfino Zan e Cappato hanno cercato di spiegargli come stanno le cose e il regolamento del voto a scrutinio segreto. Se lo considero un intellettuale? No, dai. E’ un cantante. Muovere l’opinione pubblica non significa essere un intellettuale, è un influencer come Chiara Ferragni“. Renzi rifila alla coppia una stoccata non da poco: “Mi avete mai sentito dire una parola su come Fedez e la Ferragni presentano la vita dei loro figli? Sono affari loro. Anche io ho usato i social? Non mi paragoni a loro. Guardi le foto dei miei figli sui social e guardi le loro, no sui figli non toccatemi. Non c’è alcun tipo di utilizzo politico o no dei figli. Agnese ha fatto tutto quello che doveva fare da first lady, ma niente figli“.

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