MATTEO RENZI LANCIA “IL CENTRO” PER LE PROSSIME EUROPEE: COSA SAPPIAMO
Con una lunga intervista a “La Repubblica” il senatore Matteo Renzi lancia ufficialmente il progetto “Il Centro” per le prossime Elezioni Europee 2024: dopo l’addio ormai ufficiale al progetto del Terzo Polo con la lite a distanza fra lo stesso ex Premier e il leader di Azione Carlo Calenda, Renzi conferma le “voci” di questi giorni che lo davano pronto a lanciare una nuova piattaforma politica (con anche già i primi sondaggi usciti in queste ore, ndr).
«Useremo il Centro per le Europee perché l`Europa si governa al centro. Guardi in Spagna: la differenza la fanno i nostri amici baschi. Lo stesso avverrà per le istituzioni europee: altro che Vox e Le Pen, servirà il centro», spiega Renzi nel colloquio con Lorenzo de Cieco per “Repubblica”. Al momento Italia Viva conta 15 parlamentari ma tra le file renziane si attendono nuovi ingressi fino a quota 20: «qualche uscita? Vedremo se chi ha paura della democrazia interna andrà via prima del congresso. Ma arriveranno altri, a breve. Se poi il Centro farà un bel risultato saremo attrattivi peri delusi di “Forse Italia” e per chi nel Pd non può stare con Schlein. La leadership, definiamola così, di Elly è l`opposto del riformismo. La sinistra vince solo se guarda al centro: in America si è vinto con Clinton, Obama e Biden, non con Sanders e Ocasio-Cortez».
RENZI CONTRO MELONI E SCHLEIN: SU BERLUSCONI “GRANDE STIMA, FI RISCHIA DI NON SOPRAVVIVERE”
Dalla destra impelagata sui conti della Manovra alla sinistra che si trincea dietro il salario minimo, Matteo Renzi punta dritto a conquistare con “Il Centro” quanto non riuscito con il Terzo Polo: e Calenda? «A Carlo ho già dato tutto», confessa provocatorio il senatore fiorentino, «L’ho fatto ministro e ambasciatore, gli ho dato le firme senza le quali non si sarebbe potuto candidare e la guida della lista. Purtroppo Carlo abbandona le cose a metà: l’ha fatto al Parlamento Ue, al Comune di Roma e con la federazione del Terzo polo. Mi spiace ma rispetto le sue scelte. Io però mi occupo di altro. In Europa abbiamo visione, relazioni, credibilità: su questo sono al lavoro, non su altro». Nella nascita del nuovo progetto politico non vi sarà alcuna interlocuzione con i figli di Berlusconi, Marina e Pier Silvio, per un possibile futuro assieme: «Il mio rapporto con Silvio Berlusconi è stato un rapporto umano. Ero tra i pochi nel centrosinistra a non odiarlo. Non ci siamo accordati sul Quirinale, non ha votato la fiducia al mio governo e appena ha potuto mi ha mandato via da Chigi. Ma ha sempre goduto del mio rispetto. E io del suo. I retroscena di oggi sono falsi: non ho mai discusso di politica con i figli di Berlusconi».
Tirata d’orecchi da ambo gli schieramenti arriva da chi intende raggiungere con RenewEurope una pattuglia di europarlamentari in grado di determinare le prossime Elezioni Europee 2024: «Meloni ha vinto le elezioni con la coerenza ma governa con l’incoerenza. Ha detto basta accise e le ha aumentate. Ha detto blocco navale e gli sbarchi sono raddoppiati. Ha detto “cambierò l`Europa” e l`Europa ha cambiato lei. La Giorgia dei video di un anno fa attaccherebbe tutti i giorni la Meloni di oggi». La Premier viene definita “bella addormentata” per quanto riguarda i lavori sulla Manovra, in quanto «a svegliarla non sarà un bacio del principe azzurro, ma un foglio Excel della Ragioneria». Di contro però, fronte Pd, non si è certo messi meglio secondo l’analisi “distruttiva” di Matteo Renzi: «L’unico governo che ha aumentato i salari è stato il mio con gli 80 euro. Per fare le leggi servono le coperture, non i tweet. Si va in Parlamento, non nella Sala Verde ad aspettare il Cnel. Il salario minimo si fa solo se si abbassano le tasse alle imprese. Altrimenti è fuffa. Nella proposta di Conte-Schlein-Cgil le tasse aumentano. Leggete l’articolo 7 della proposta: io mi confronto sui testi, non sugli slogan».