Perché Matteo Renzi ha incontrato Marco Mancini all’autogrill di Fiano Romano il 23 dicembre 2020? Questa è la domanda principale che è scattata dopo la messa in onda del servizio di Report. Tante sono state le ipotesi, a partire da un tentativo da parte dell’agente dei servizi segreti di avere un sostegno per diventare vicedirettore dell’Aise, anche in virtù del fatto che i precedenti tentativi erano tutti andati a vuoto. «Nonostante l’appoggio del suo ex capo Vecchione, l’agente è stato sempre superato da altri candidati», scrive il quotidiano Domani. Ma nel 2019 gli furono preferiti Angelo Agovino all’Aise e Vittorio Pisani all’Aisi. Il primo in quota Di Maio, l’altro Salvini. Quando poi si è liberata la posizione nel Dis è stato scelto Bruno Valenzise. «Anche tra il 2020 e il 2021, davanti a tre nuove caselle da assegnare, le aspirazioni di Mancini si infrangono davanti ad altri nomi».



Per questo motivo si sarebbe rivolto a Matteo Renzi. Il tramite è stato il magistrato antimafia Nicola Gratteri? Il diretto interessato ha smentito di aver chiamato l’ex premier. A proposito di ex premier, l’incontro è avvenuto anche per Giuseppe Conte, secondo quanto riportato da Dagospia.

RENZI-MANCINI, INTELLIGENCE DIETRO VIDEO?

Pare che Marco Mancini abbia incontrato Matteo Renzi anche per provare a convincerlo a non far cadere il governo Conte-bis. L’ipotesi considerata più accreditata è che abbia provato a fermare la caduta del governo M5s-Pd per presentarsi a Giuseppe Conte e a Gennaro Vecchione con questo successo personale con cui ottenere poi l’agognata promozione. C’è poi il mistero riguardante chi ha girato quel video finito a Report. Secondo quanto riportato da Repubblica, dietro quell’insegnante ci sarebbe proprio l’agente dei servizi segreti. L’altra ipotesi è che sia stato girato da apparati dell’intelligence a insaputa dell’agente. Dunque, Matteo Renzi sarebbe finito al centro di una resa dei conti all’interno dell’intelligence. Nella denuncia-querela presentata dai legali di Matteo Renzi si evidenziano a tal proposito le anomalie nel racconto della famigerata insegnante. Ad esempio, il punto di sosta dell’auto sarebbe verosimilmente incompatibile con la ricostruzione data. Inoltre, risulta strano che abbia ascoltato le parole di saluto che l’agente ha pronunciato, ma la scorta non ha visto nelle vicinanze alcun mezzo privato per oltre 40 minuti. Per questo è stata chiesta l’acquisizione e analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza dell’autogrill di Fiano Romano, oltre alla verifica di quello trasmesso per capire se ci sono state manipolazioni e alterazioni. «Alla luce di tali rilievi l’episodio potrebbe non essere una fortuita ripresa da parte di una cittadina qualunque, quanto piuttosto una vicenda accuratamente orchestrata», scrivono i legali.



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