Matteo Renzi e il principe Mohammed bin Salman a dialogo in un incontro tenutosi alla “Davos del Deserto”: leader di Italia Viva nella bufera per gli elogi destinati al futuro re dell’Arabia Saudita. L’ex premier italiano ha preso parte all’evento in qualità di membro del Board della Fondazione istituita dal re saudita, un’iniziativa che ha mandato su tutte le furie il M5s, tanto da presentare interrogazione parlamentare…
Renzi, nel corso dell’incontro con bin Salman, ha definito l’Arabia Saudita come «culla del neo-Rinascimento», definendo un «particolare privilegio» parlare con il 35enne di Riyad. «Penso che l’Arabia possa essere il posto per un nuovo rinascimento del futuro», ha aggiunto il senatore di Rignano, che poi si è detto «geloso» e «invidioso» del costo del lavoro a Riyad. Dichiarazioni che non sono passate inosservate a Roma…
RENZI ELOGIA BIN SALMA, INTERROGAZIONE M5S
Il Corriere spiega che il faccia a faccia tra Renzi e bin Salman è stato registrato sabato, nel pieno della crisi di governo, senza dimenticare che l’ex premier non è nuovo in Arabia, dove spesso tiene delle conferenze ben remunerate. Nessuna colpa, ovviamente, anche se in molti hanno ricordato che gli elogi sono stati destinati a uno dei principali sospettati di aver avuto un ruolo nel brutale omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
Come dicevamo, il Movimento 5 Stelle ha messo nuovamente nel mirino il leader di Iv: il vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Pino Cabras, ha annunciato di aver presentato un’interrogazione al Governo «per sapere come sia possibile che il leader di un partito che fino a pochi giorni fa esprimeva ministri e sottosegretari possa al contempo ricevere compensi da uno Stato straniero». Di pochi minuti fa anche la notizia del blocco dell’export di armi a Emirati e Arabia Saudita. Netto Manlio Di Stefano: «Fermata vergognosa eredità renziana».